Grandmaster Flash, Yussef Kamal e James Holden saranno alcuni tra gli ospiti del Jazz ReFound 2016 di Torino. Mica male!

Se avevate ancora qualche dubbio su quale fosse la capitale italiana della musica elettronica e del clubbing, ora potete finalmente togliervelo.

Da domani Torino, dopo il grande successo dell’ultima edizione del C2C di poche settimane fa, torna sulla scena con un festival di prim’ordine dedicato ad un pubblico trasversale, che va dall’appassionato di jazz fino al clubber più navigato, passando per gli amanti dell’hip-hop e della black music più pura.

Jazz Re:Found giunge alla sua nona edizione e non potrebbe farlo in modo migliore, con un programma che comprende più di 30 artisti da ogni parte del mondo e 7 diverse location che rappresentano la storia e il presente di Torino.

 

Si parte Mercoledì 7 con l’inaugurazione della mostra, a cui è dedicato il Festival, “Jonh Coltrane saved my life”. Non una semplice mostra ma uno spazio culturale dove si terranno workshop e concerti e che sarà aperto per tutta la durata del Festival. La sera invece spazio al leggendario Grandmaster Flash, vera icona della scena Hip Hop newyorkese, oltre ai lanciatissimi Yussef Kamal.

Giovedi 8 sarà invece il turno dei Gogo Penguin, band originaria di Manchester che fa della fusione tra elettronica e jazz il suo marchio di fabbrica, e soprattutto di Mr. Scruff, eclettico dj e producer che, grazie alla sua abilità nel destreggiarsi dietro al mixer, propone ogni volta set a 360 gradi.

 

Un esempio di quello che ci aspetterà con il djset di Mr.Scruff

 

Neanche il tempo di riprendersi ed è già venerdì. In programma il poliedrico dj-set di Gilles Peterson, uno dei “tastemaker” più influenti degli ultimi vent’anni e voce storica dell’emittente BBC, oltre alle esibizioni del raffinatissimo santone di Chicago Sadar Bahar, l’house potente di Leon Vynehall, Dj Khalab e Clap!Clap!. Per gli amanti dell’elettronica più colta imperdibile l’evento del pomeriggio che vedrà il pianista Luigi Ranghino incontrare l’astrattismo sonoro di Max Loderbauer.

 

Sabato 10 preparatevi invece ad una lunga maratona che coinvolgerà tutta Torino dalle 13 fino al mattino, proponendo artisti del calibro di Tony Allen, storico batterista afro-funk, gli Underground Resistance, collettivo di Detroit che ha fatto la storia della techno (i quali presenteranno il loro progetto “Timeline”), oltre a Joe Claussel, pioniere dell’house music e autentico show-man dietro al mixer. Impossibile non citare anche James Holden che a Torino presenterà il suo nuovo live-set tra synth modulari e drum machine analogiche.

 

La chiusura, per i più audaci, è prevista per Domenica 11, con uno show di 3 ore di Dego (4Hero), vero maestro del djing e guru della black music più ricercata.

Nonostante il “pacco” dell’ultimo momento dei De La Soul, i quali hanno annullato tutte le loro prossime date in giro per il mondo senza spiegarne i motivi, gli organizzatori del Festival sono comunque riusciti a proporre delle alternative più che valide last minute, confermando, se mai ce ne fosse davvero bisogno, la professionalità e l’efficienza del loro lavoro.

 

Queste sono solo alcune delle proposte di un Festival che, ne siamo sicuri, nei prossimi anni non avrà nulla da invidiare ai più noti eventi europei. Giunto alla sua nona edizione Jazz Re:Found si prepara alla sua sfida più grande facendosi ancora più bello e coinvolgendo l’intera città, offrendo ticket speciali in base alle esigenze di chi vuole sentire una performance piuttosto che un’altra e cercando di ridurre la distanza tra l’artista e l’ascoltatore, attraverso il coinvolgimento in attività che vanno oltre il semplice ascolto.

Questo il riassunto di un Festival che in poche righe non si può raccontare, per l’enormità e varietà di proposta offerta, ma anche perché l’unico modo che abbiamo per descriverlo è viverlo di persona quindi…Torino arriviamo!

 

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