Il Club To Club 2016 è già cominciato entrando nella sua fase calda. Noi siamo andati a fare due chiacchiere con i due organizzatori Guido Savini e Giorgio Valletta.

Oggi è venerdì ma il week-end del Club to Club è già cominciato da un pezzo. Mercoledì alle 21, presso la Reggia di Venaria Reale si è aperta l’edizione numero 16, warm-up affidato al collettivo torinese Gang of Ducks – non sono delle celebrità ma avete il dovere di ascoltali. Oggi e domani si torna al Lingotto, negli spazi dell-ex fabbrica FIAT e sabato la festa si chiude a San Salvario. Abbiamo raggiunto Guido Savini (Artistic Director Assistant) e Giorgio Valletta (Founder Xplosiva, Club To Club) – nel pieno del festival – per capire meglio cosa sta succedendo in quello che al momento sta diventando uno degli appuntamenti imperdibili in Italia.

 
Siamo nel pieno di questa 16a edizione. Provate a descriverci come vi piace vivere e lavorare in questi giorni?

 

GUIDO E’ strano, perché quando arrivi nei giorni cosi a ridosso davvero non vedi poi l’ora che Club To Club finalmente cominci, dopo tutto il lavoro degli ultimi mesi. Anche se sai che i giorni del festival sono i più intensi a livello di impegno è molto gratificante vedere l’effetto che ha sul pubblico.

 

GIORGIO Ed è bello anche per noi (quando ci riusciamo) gustarci le performance degli artisti che abbiamo assolutamente voluto portare. Club To Club è la nostra festa annuale, e lavoriamo per quasi tutto il resto dell’anno perché riesca al meglio.

 

 

Che rapporti avete con la stampa nazionale e soprattutto con quella estera?

 

GUIDO Sono due rapporti completamente differenti, il nostro programma è molto più “comprensibile” per i media esteri attenti alle novità musicali.

Per esempio vedere The Wire che tratta Chino Amobi è quasi normale, vederlo su La Stampa di oggi mi ha fatto un certo effetto, ecco. Forse vuol dire che qualcosa si sta muovendo anche qui…

 

GIORGIO L’attenzione della stampa italiana è in costante crescita, anche se ci sono alcuni pregiudizi ancora da sfatare sulla musica elettronica in generale. Da alcuni anni i media internazionali ci seguono invece con grandissima attenzione, hanno colto la costante ricerca di qualità e di originalità del festival nelle scelte artistiche, nel concept, nei luoghi designati ad ospitarlo.

 

Più di un’artista torna al Club to Club dopo l’esordio di qualche anno fa, vero?

 

GUIDO Ci sono moltissimi debutti nazionali e qualche gradito ritorno.

Laurent Garnier e Jon Hopkins è vero, tornano al festival, ma è la prima volta che suonano sul main stage, quindi si tratta comunque di una prima volta!

 

GIORGIO Ci sono artisti con cui si stabilisce un rapporto di stima reciproca. Ed è lo stesso pubblico di Club To Club che spesso ci chiede “quando fate tornare x o y?”. Detto questo, ogni anno Club To Club investe in maniera molto forte sulla musica di domani, su artisti esordienti o emergenti, e l’edizione 2016 ospita ben dodici performance in prima assoluta per il nostro Paese e diciotto artisti in esclusiva italiana.

 

 

Chiudiamo con nomi da seguire, perfomance e locations da non perdere.

 

GUIDO Mai come quest’anno il consiglio è di non perdersi nulla! Dono dell’ubiquità permettendo.

 

GIORGIO I miei preferiti, ma è una scelta assolutamente soggettiva: Arca & Jesse Kanda per la combinazione onirica e psichedelica tra suoni di frontiera e visual; la raffinata electro-disco di Fatima Yamaha per chi vuole fare party; Lorenzo Senni (che è anche parte del nostro progetto The Italian New Wave) a dimostrazione del grande talento che risiede nella nostra penisola, come attesta il contratto appena firmato con la leggendaria Warp Records.

 

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