RIVA e In Flagranti saranno i due ospiti del nostro evento del 2 dicembre al Combo Club di Firenze. Noi intanto ci siamo fatti quattro chiacchiere con RIVA prima del grande live debut.

 

Nell’estate 2015 un promoter musicale e un artista visuale si incontrano e creano RIVA: “musica pop consapevolmente matura che prende ispirazione tanto dalla musica nera quanto da quella bianca con delle suggestioni tropicali”. I membri di RIVA si sono fatti le ossa lavorando nel settore musicale e artistico tra concerti, tour e organizzazione di eventi musicali. Ad un anno e mezzo da quell’incontro, venerdì 2 dicembre, i due ragazzi sono pronti a debuttare su uno dei palchi a loro più cari, quello del Combo Social Club di Firenze, dove presenteranno il loro primo album: RIVA, appunto.

 

 

La performance del duo fiorentino sarà seguita da una pietra miliare dell’elettronica: In Flagranti. Il duo, nato dal reiterato ascolto di suoni electro-disco-afro-rock-funk e dub, e forgiatosi negli appiccicosi club newyorchesi, propone un’interpretazione eterogenea e positivamente contaminata da una moltitudine di generi dell’elettronica. A partire dai pionieri Giorgio Moroder e Patric Cowley al punk funk di Liquid Liquid e A Certain Ratio, fino ai suoni della dance, della disco e della house contemporanea. Vi è peraltro un’innegabile coerenza tra In Flagranti e RIVA. Il primo infatti portò a fondare la Codek Rec. con lo scopo di unire art-graphic design e stili musicali – e da poco ha remixato Africa, una delle canzoni in uscita di RIVA. 

 

 

Invitandovi dunque tutti al Combo di Firenze il 2 dicembre prossimo, vi lasciamo con questa breve intervista per scoprire insieme il mondo audiovisuale di RIVA.

 

Quali sono le vostre influenze?

Riteniamo il progetto RIVA un racconto che esprime uno stato d’animo attraverso un immaginario musicale e visivo. Per scrivere questo racconto cerchiamo di far permeare universi musicali diversi giocando sui contrasti: sezioni ritmiche essenziali e dirette, che guardando alla musica nera quanto a quella sudamericana, sorreggono linee melodiche i cui rimandi sono più vicini agli anni ’60 e alle potentissime suggestioni di musica come quelle dei Beach Boys o di Lucio Battisti. Per rendere questo incrocio ci ispiriamo ad esempi contemporanei come i Gorillaz, che meglio di tutti hanno saputo unire groove black e melodie beatlesiane.

 

Che ruolo ha giocato la vittoria del concorso Toscana 100 Band?

Il progetto Toscana 100 Band ha svolto un ruolo importante nell’evoluzione del progetto, è arrivato al momento giusto e ci ha dato l’opportunità di portare la nostra musica immediatamente ad un livello professionale permettendoci di lavorare con un produttore di calibro come Marco Olivi – suggeritoci dal musicista brasiliano Tomaz “Toco” di Cunto – in uno studio magnifico come i Blue Spirit di Milano. Detta sinceramente al momento di partecipare non credevamo di poter vincere, invece i brani inviati hanno convinto la giuria che ci ha dato il massimo dei punti.

 

Progetti futuri?

Anzitutto, come avete menzionato sopra, ci è appena arrivato il remix di “Africa”, uno dei nostri brani, curato da In Flagranti. All’inizio non ci potevamo credere… ad ogni modo, abbiamo deciso di regalare il remix a tutti coloro che durante la serata del 2 dicembre pubblicheranno su Facebook o su Instagram una foto o un video del concerto taggando RIVA. I progetti nell’immediato futuro prevedono la pubblicazione dell’album omonimo, in primavera, e il relativo tour di supporto. Nel mentre continueremo a sviluppare il progetto aprendo a svariate collaborazioni con mondi trasversali e paralleli alla musica, alcune delle quali sono già iniziate. Inoltre porteremo Riva all’estero.

 

Cos’è RIVA?

RIVA è un racconto che per essere completo deve necessariamente unire le immagini alla musica. In questo senso, graficamente, il lavoro dell’illustratrice francese Clèmence Chatel – che ha curato tutte le grafiche dell’album – non poteva essere migliore: attraverso una lista di parole di ispirazione e con la versione demo dell’album nelle cuffie, è stata in grado di tradurre alla perfezione il nostro messaggio estetico in immagini, in modo identitario ed elegante.

 

Ovviamente anche il live non potrà prescindere da una componente visual che accompagnerà in modo organico tutta la performance, come parte essenziale del racconto-RIVA da godere dal vivo. Ma non vi anticipiamo di più, sennò togliamo tutta la sorpresa, no?

 

Ci vediamo il 2 dicembre al Combo di Firenze, intanto puoi riscaldarti ascoltando RIVA qui: listenriva.bandcamp.com