Philomena di Stephen Frears racchiude una storia d’amore più che il bisogno di denuncia.

Irlanda, anni Sessanta. La giovane Philomena Lee, data in affidamento alle suore del Sacro Cuore, trascorre le proprie giornate presso il convento costretta a scandire il giorno secondo l’assioma benedettino Ora et Labora alle dipendenze di sorelle il cui modo di gestire la vita delle giovani ragazze richiama alla mente, con una similitudine certo un po’ forzata, i gulag staliniani. Siamo negli anni Sessanta (del ventesimo secolo attenzione) ma pare di essere ancora nel Medioevo. Così comincia Philomena di Stephen Frears.
 

Da una relazione avuta con un ragazzo conosciuto ad una fiera, Philomena, che vive il suo primo rapporto sessuale, resta incinta di un bambino che nascerà presso il convento e che le verrà portato via dalle suore poiché nato illegittimamente e nel peccato (proprio così nel peccato). Il figlio sarà cresciuto dalle suore lontano dall’amore della madre a cui sarà concesso di vederlo un’ora al giorno dopo il lavoro. Tutto questo in attesa che il figlio venga dato in adozione.

 

Stephen Frears 1

Una scena dal nuovo film di Stephen Frears

 

Cinquant’anni dopo Philomena Lee (interpretata da una magnifica Judi Dench, che riesce a dare un’incredibile naturalezza al suo personaggio) è una donna anziana che ha avuto un’altra figlia e che ha passato tutta la vita senza rivelare a nessuno l’esistenza del primogenito convinta com’era dall’alto della sua formazione basata sui dogmi cattolici di doversi vergognare del peccato commesso. Tuttavia l’amore per il figlio mai dimenticato e il fortissimo desiderio materno di rivederlo, sapere se sta bene e soprattutto sapere se ha mai rivolto un pensiero a sua madre la spinge a riferire alla figlia l’intera storia. Casualmente, poi avverrà l’incontro con il giornalista inglese Martin Sixsmith (Steve Coogan, anche sceneggiatore) che l’aiuterà nella ricerca del figlio impegnandosi poi a pubblicare l’intera vicenda. Dalle ricerche svolte dal giornalista verrà fuori che il figlio è stato adottato da una facoltosa famiglia americana nel quadro di un programma di finanziamento del convento (come a dire dalle indulgenze ai bambini tutto fa brodo), che lavora per il governo degli Stati Uniti, che è omosessuale e…

 

L’intento principale del regista Stephen Frears non è tanto quello di confezionare un film di denuncia, quanto piuttosto raccontare una storia d’amore: l’amore di una madre per il proprio figlio, amore che va al di là di ogni ingiustizia o sopruso e che condurrà Philomena, all’epilogo del film, a compiere il gesto più difficile, ovvero perdonare coloro che le hanno fatto tanto male.