Ben Stiller ci fa ridere e riflettere, ci delizia con una grande cura della fotografia, ci immerge nel mondo di Walter Mitty.

Walter Mitty è il personaggio di un romanzo di James Thurber del 1939, è il correttore di bozze del film Sogni Proibiti di Norman McLeod ed infine è l’editor fotografico di Ben Stiller.

Non è mai facile prendere un’idea altrui e trasformarla, dipingerla di colori propri dandone una tua personale interpretazione; sopratutto se il personaggio in questione ha già perforato lo schermo quasi sessant’anni prima dopo essersi stampato nell’immaginario collettivo grazie al perfetto sarcasmo dello scrittore James Thurber.

Ben Stiller si scrolla di dosso le paure del confronto, si mette in gioco creando un personaggio che ha sì alcune delle peculiarità care all’autore che gli permettono di creare situazioni comico-demenziali che sono il suo pane quotidiano, ma qui vediamo un tentativo di sorpassare quel cinema che tanto appassionava milioni di fan.

 

Walter Mitty è un editor fotografico del magazine Life, lavora nel sottosuolo dell’edificio, in una stanza buia, per questo il suo impegno passa inosservato, come del resto la sua vita che scorre anonima come uno dei tanti fotogrammi da lui analizzati ripetuto all’infinito.

Ma i sogni, quelli ci sono, costellano i momenti di blackout di Walter, lo trasportano in scenari avventurosi, pericolosi, fra montagne ghiacciate, dentro edifici in fiamme e lui lì è l’eroe, senza macchia, grande amatore a cui le donne non sanno resistere; si sente speciale non rendendosi conto che siamo tutti un po’ speciali, anche chi come lui lavora in quella stanza oscura, senza riconoscimenti.

Di tanto in tanto al lavoro incontra la bella Cheryl (Kristen Wiig), donna di cui si innamora senza sapere niente, ma anche lei sembra non notarlo.

Il magazine Life sta per chiudere, soppiantato da una versione online, per questo, l’ultimo numero dovrà essere perfetto, la direzione vuole una copertina da urlo.

 

i sogni segreti di Walter Mitty - Ben Stiller e Sean Penn

Ben Stiller e Sean Penn

 

Tutto è fatto, il fotografo Sean O’Connell (Sean Penn) ha spedito dei fotogrammi da sviluppare a prova di bomba, uno in particolare è stato evidenziato come la quintessenza della vita.

Walter, come sempre deve dar luce al lavoro di Sean, valorizzarlo, renderlo pubblico, ma quando apre la busta contenente la tanto agognata quintessenza della vita rimane di sasso, non c’è, è l’unico tassello mancante.

Al lavoro parte l’ultimatum, o viene fuori il fotogramma n. 25 entro la data di pubblicazione o sarà proprio Walter Mitty ad andare fuori dalla porta principale.

Mitty è disperato, non sa dove battere la testa, ma ha modo di rivolgere parola alla bella Cheryl, le racconta tutto, lei lo incoraggia, gli dice di non arrendersi, di inseguire quel fotogramma.

Lui si fa forza, zaino in spalla, parte senza guardarsi indietro.

 

Walter vivrà tutti i sogni che non era mai stato in grado di vivere, rischierà la vita nel mare nordico, si sposterà in Afghanistan, fino ad arrivare sull’Himalaya alla ricerca del fotografo che improvvisamente gli ha complicato la vita.

 

Ben Stiller ci fa ridere, induce lo spettatore a riflettere, ci delizia con una grande cura della fotografia, ci immerge nel mondo inizialmente grigio di Walter Mitty pitturandolo progressivamente di colori, di avventure fantastiche che tutti noi vorremmo vivere.