Un viaggio dentro uno dei festival più importanti d'Italia.

Anche quest’anno Torino è tornata ad essere la capitale della musica d’avanguardia elettronica. Il Club2Club, alla sua diciassettesima edizione, è tornato e non ci ha deluso.

Il tema scelto per questa edizione era “Cheek To Cheek”:

 

«Club To Club rappresenta per molti un’esperienza unica e condivisa. Cheek To Cheek intende rivendicare l’importanza della musica come social network reale, riappropriandosi di quella dimensione sociale del ballo di cui sembra essersi smarrita la memoria».

 

Ma andiamo per ordine e parliamo della line up esplosiva di quest’anno: oltre 50 artisti provenienti da tutto il mondo si sono incontrati a Torino per dar vita a un evento spettacolare che si impone come il Messia divulgatore della cultura festival, da sempre ritenuta bassa in Italia con un work in progress a tempo indeterminato.

 

Ad aprire le danze mercoledì 1 novembre è stato Visible Cloaks, progetto di Spencer Doran che mescola all’amore per il Giappone sonorità ambient ed elettroniche. Tra i grandi nomi di questa edizione non possiamo non nominare Nicolas Jaar (che abbiamo inserito tra i migliori album 2016 con il suo splendido Sirens, e che avevamo già avuto il piacere di ascoltare quest’estate all’edizione pugliese del C2C, il Viva Festival) che si è esibito ben due volte al Lingotto: live venerdì 3 novembre e in dj set sabato 4.

 

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Nicolas Jaar è stato con merito l’headliner del Club to Club 2017

 

Jaar è stato accompagnato nella serata di venerdì da Bonobo, nome storico della scena elettronica britannica che ha proposto alcuni pezzi tratti dal suo ultimo album Migration, seguiti dagli italiani Niños du Brasil con il loro particolarissimo sound in cui la techno incontra sonorità tipiche della samba e l’ascoltatore è inconsciamente trascinato in antichi balli tribali e infine quel tipo completamente folle che si fa chiamare Arca, che si è esibito con l’amico e visual artist Jesse Kanda.

 

Arca, all’anagrafe Alejandro Ghersi, è un artista totalmente anticonformista che con la sua visione eclettica della musica ha attirato intorno a sé nomi del calibro di Björk e Kanye West. Dopo averlo visto esibirsi lo scorso giugno sull’ambito palco del Sónar, la sua esibizione di quest’anno al C2C si è focalizzata sulla presentazione del suo ultimo album Arca. Forse è proprio il sig. Ghersi uno degli artisti che ha compreso al meglio Cheek to Cheek, il concept del festival. Infatti come ha raccontato il direttore artistico del Festival Sergio Ricciardone, qualche mese fa al Club To Club organizzato a Milano al Gucci Hub ha interrotto lo show per invitare il pubblico a una condivisione allargata di quell’esperienza:

 

«Face eachother, Kiss eachother, Hold eachother, Love eachother, F*** eachother».

 

Le due grandi sicurezze della serata di venerdì sono state Ben Frost, con la sua elettronica viscerale, mentale, che sfiora quasi il noise e The Black Madonna, vera e propria padrona del dancefloor che propone sempre djset di una house ricercatissima. La Madonna Nera, ispirata dai subwoofer che le sparavano watt direttamente in faccia, ha fatto saltare un pubblico inscuritosi dopo il set introverso di Jaar probabilmente portando molti a valutare di convertirsi a una qualche divinità della musica elettronica fumosa e scintillante.

 

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Black Madonnna è stata una delle protagoniste del Club to Club 2017

 

Nella serata di sabato spicca tra gli artisti italiani il nome del misterioso Liberato, progetto R&B napoletano che è da quasi un anno che fa parlare di se senza ancora aver rivelato il proprio volto, che si è esibito con un nuovissimo show audiovisivo realizzato appositamente per il festival in cui, oltre a fare le sue tre tracce, ha cantato anche un pezzo inedito dal titolo “Perché me stai appennen?”.

 

 

Lo hanno seguito, tra gli altri, il maestro della techno Richie Hawtin e Nicolas Jaar in dj set. Senza dimenticare Jungle, vero e proprio fenomeno house, Mura Masa con il suo viaggio nella black music londinese e Actress, una delle sorprese più interessanti del panorama dell’elettronica. Ultimo ma non per importanza il nostro Lorenzo Senni, che con Persona (tra i migliori album italiani del 2016) ha stupito tutti conquistando meritatamente l’uscita con l’etichetta Warp.

 

Da sabato il fulcro del Club2Club è diventato l’Ogr di Torino, in cui fino a martedì 7 si esibiranno i Kraftwerk, i “creatori della colonna sonora del XXI secolo” con lo spettacolo presentato in anteprima al MoMa di New York: The Catalogue – 1 2 3 4 5 6 7 8. Lo show interamente in 3D ripercorrerà tutta la carriera della band tedesca che ha fatto la storia della musica elettronica e della visual art. Ogni serata rivisiterà integralmente due album partendo da Autobahn (1974) per concludere con Tour de France (2003). 4 serate per ripercorrere oltre 40 anni storia dei Kraftwerk.

 

Giunge così al termine anche questa edizione che vede C2C crescere e espandersi con attività parallele, come il Block Party tenutosi domenica nel quartiere di San Salvario, e ramificazioni come gli eventi che si svolgono durante l’anno o le declinazioni estive come Viva Festival. Ciò su cui da anni ormai stanno lavorando quelli di C2C è una scommessa importante: indurre un cambio comportamentale che porti gradualmente alla formazione di una cultura da festival di musica elettronica anche in Italia. E, alla luce di tutta l’offerta di festival che si è venuta a creare negli ultimi anni, possiamo dire che stanno riuscendo a portare a termine la loro missione.