Prendere il concetto di estate e declinarlo in piccole perle algide, malinconiche, più autunnali che estive, che accompagnino i nostalgici ricordi dell’Agosto appena passato. Questo è SUMMER HEART, il progetto nato nel 2009 che cela il giovane producer David Alexander che arriva a Firenze Venerdì 24 Ottobre, promosso da Klubb Lottarox e ospitato dal Tender Club. Immancabile.

ilcARTEllo: David, il progetto SUMMER HEART è iniziato solo qualche anno fa ma sembra che tu abbia fatto molta strada da allora. Dicci qualcosa a proposito dei primi tempi e di come tutto sia cominciato.

SH: E’ iniziato tutto con me strimpello un po’ di sintetizzatori per gioco. Feci un paio di tracce che ho fatto ascoltare ad alcuni amici i quali mi hanno convinto che fossero buone. Sono felice che lo abbiano fatto!

ilcARTEllo: Il concetto alla base della musica di Summer Heart è, ovviamente, l’estate. Come descriveresti il tuo metodo di scrittura? Parti da un’idea astratta, come sensazioni o stati d’animo, oppure parti da uno spunto musicale?

SH: Parto sempre da un’idea astratta o da una sensazione, proprio come dici tu. So più o meno come voglio che una canzone mi faccia sentire, se capisci cosa intendo. Che tipo di feeling voglio che la canzone mi dia. Quindi provo diverse idee che saltano fuori. Comincio con una improvvisazione che poi diventa qualcosa come una progessione di accordi o un drumbeat o qualcos’altro ancora.

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ilcARTEllo: Stai per cimentarti in un eccitante tour europeo che ti porterà in Belgio, Regno Unito, Irlanda e Italia. Una delle tue canzoni si chiama Milano, puoi dirci qualcosa a proposito?

SH: Si hai ragione! Non ci avevo pensato ma credo che dovrò suonare quella canzone quando sarà a Milano! Beh, è una delle canzoni di cui sono più orgoglioso. Ma non c’è molto da dire. Avevo già le parole prima che iniziassi a scrivere la musica. Le parole vengono da una poesia che ho scritto un po’ di tempo fa, mi capitò di ri-leggerla e ho pensato di darle una colonna sonora. Ero davvero interessato all’Italia e navigavo fra le strade di Milano su Google Maps mentre ascoltavo i primi mix della canzone. Ecco come mi è venuto il titolo.

ilcARTEllo: Quali sono le differenze fra Summer Heart in studio e Summer Heart sul palco? Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo live show?

SH: Summer Heart in studio è fondamentalmente me con un sacco di tempo per suonare. Probabilmente è ciò che si può chiamare un vero e proprio processo non focalizzato. A volte ci vuole un sacco per arrivare a qualcosa di definito mentre altre volte riesco a fare un sacco di cose in poco tempo. Sul palco sono io e altri due amici, ci sono alcuni limiti dal momento che cerchiamo di condurre le canzoni in un modo riconoscibile e c’è molta più concentrazione quando siamo di fronte ad un pubblico. Inoltre c’è un tipo di energia diversa mentre suoni live. In più, quando suono dal vivo, tendo ad avere molta più potenza vocale.

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