Chiudo gli occhi ed immagino un lasso di tempo girovagante all’interno della Storia. Il dolce perdersi dentro l’oscurità palpebrale mi trascina verso i primissimi anni Novanta. Quelli di Kurt Cobain, per intendersi. MTV passava sempre ottima musica, gli U2 ancora non erano la triste imitazione di se stessi e (fortunatamente) non c’era traccia di Justin Bieber. All’interno di tutto questo marasma culturale targato 90’s, si andava formando un piccolo movimento destinato a fare scuola, e cioè quello del revival psichedelico. In testa al gruppo Mercury Rev e Brian Jonestown Massacre, con staffilate lisergiche, bagliori post-hippie, allucinazioni fosforescenti. Ed è da qui che (ri)partono i Sound Sweet Sound, dopo circa venti anni. Da Tolosa con furore. E anche con una psych allucinata che li fa, insieme a Elephant Stone e Youth Lagoon, tra i massimi espositori del genere. Dopo due ottimi album (notevole l’omonimo esordio) arriva il terzo lavoro (Holy Song And Human Scenes), di solito il disco più difficile, quello della maturità. Ma le paure spesso si rivelano infondate, e, appena finito di ascoltare il nuovo lavoro, pervaso da visioni oniriche di psichedelica notturna, noi l’abbiamo intervistati dopo il loro sulfureo show sul palco del Tender Club di Firenze.

ilcARTEllo: E’ la prima volta che vediamo così tante persone interessarsi alla support band durante una serata, come vi siete sentiti sul palco? Come tipo di sensazioni avete avuto nei confronti del pubblico italiano durante i vostri show nel nostro paese?

Sound Sweet Sound: Si è stato incredibile anche per noi! Abbiamo decisamente una connessione speciale con l’Italia e l’abbiamo avvertita sin dalla prima volta che siamo venuti. Ce ne ricordiamo bene, era al Controsenso, a Prato e la gente è semplicemente impazzita quando abbiamo iniziato a suonare. Ogni volta è diverso, ma questa connessione rimane. Ecco perché ci piace tantissimo tornare in Italia!

ilcARTEllo: Da dove arriva il vostro sound?

Sound Sweet Sound: Ci sono un sacco di influenze e idee che ci ispirano da lungo tempo. Al primo posto, di sicuro, The Brian Jonestown Massacre. Quando Pat, il chitarrista e band-leader li ha scoperti, è stata come un rivelazione. Ha costruito la band sulle vibrazioni di libertà che quella band neo-psych ci dava. E’ stato come se ci fosse qualcosa nell’aria, come un vento di libertà. Ah il cinema, siamo davvero fissati coi film. E il senso di comunione. Può sembrare un po’ una roba mistica, ma abbiamo costruito il nostro sound su di una energia collettiva, più che sulle capacità individuali. E’ molto importante per noi. E quando il pubblico è pronto a prendere parte al viaggio con noi, è sempre un grande momento.

Photo © Eleonora Birardi

Photo © Eleonora Birardi

ilcARTEllo: Avete creato un’ importante brand-night a Tolosa chiamata “Psychedelic Revolution” a cui invitate band internazionale per suonare davanti a enormi ed entusiastiche folle. Raccontateci di più.

Sound Sweet Sound: In un primo momento eravamo delusi nel vedere tutte quelle band talentuose non suonare mai nella nostro città, perché i promoter locali non si interessavano a quel tipo di suond. C’erano poche persone, molto motivate, che organizzavano concerti, ma non avevano il tempo e le energie per fare il booking delle band che volevamo vedere! D’altro canto vedevamo sempre più persone venire agli show dei Sound Sweet Sound. Quindi ci siamo chiesti, perché non mettiamo queste persone in contatto? E’ stato piuttosto semplice nei fatti, perché erano tutti molto motivati e pronti a lavorare duramente affinché si realizzasse. Ora abbiamo un festival, al quale hanno partecipato dei componenti dei Brian Jonestown Massacre e The Black Angels, e le band locali stanno emergendo. Per di più assistiamo a sempre più concerti di musica psichedelica nella nostra città, Tolosa, non solo organizzati da noi, e questo è davvero soddisfacente!

ilcARTEllo: Diteci qualcosa sulle vostre prossime mosse.

Sound Sweet Sound: Stiamo lavorando ad un nuovo show dal titolo “Through The Mirror”, che è un incontro fra souno e creazione visiva, richiederà molto tempo per essere completato. Partiremo per un nuovo tour europeo a Dicembre per promuovere la nuova compilation “Reverberation Consipiracy #3”, creata da Fuzz Club Records e The Austin Psych Festival. Abbiamo nuove canzoni, che dovranno essere registrate il prima possibile. Una cosa è sicra: torneremo in Italia nel 2015, tenetevi pronti!!