Billy Corgan da potenziale nuovo Kurt Cobain si è rivelato essere un hipster paranoico: vi raccontiamo la sua storia.

Billy Corgan, si sa, è personaggio enigmatico, sfuggevole. Il cantante-frontman-despota dei (furono) gloriosi Smashing Pumpkins è sempre stato figura discussa e amata, misteriosa e schizoide. E gran parte della sua fama da golden boy alienato dell’alternative rock fu questione seria e guadagnata sul campo. In un percorso dark e sotterraneo che portò alla luce vere e proprie meraviglie sonore in formato cd. Tradotto: fuoriuscire dall’underground della Chicago dei primi anni ‘90 con pietre miliari come Siamese Dream e Mellon Collie and the Infinite Sadness, ti qualifica come una sorta di novello Kurt Cobain in versione lacerazione e melassa. Roba epocale. Opere che segnarono l’immaginario collettivo di un decennio, quello della “Generazione X”. Che proiettarono gli Smashing Pumpkins nell’olimpo del rock, tra Nirvana e Pearl Jam, e nelle camerette di milioni di giovani nel globo.

 

 

Come recita un celebre refrain: fino a qui, tutto bene. Per Corgan, però, l’ultimo decennio ha rappresentato un salto nel buio. Un buio fatto di trovate idiote, continui progetti degni di un hipster senza scopo nella società e scivoloni trash che fanno sorgere più di un dubbio sulla sanità mentale dell’ex prodigio dell’underground a stelle e strisce. Penserete che stia esagerando, e invece no. Tralasciando la sarabanda di annunci altisonanti che hanno, di fatto, sciolto e rimesso insieme i cocci degli Smashing Pumpkins almeno 5 volte negli ultimi anni, roba da far impallidire un fuorioso litigio Alfonso Signorini-Platinette nel salotto della D’Urso, Corgan ha dato ripetutamente ben più gravi segnali di squilibrio.

Esempi? Nel 2009 ha organizzato un concorso a premi sul suo sito. Il vincitore avrebbe pranzato con lui all’interno di un Wall Mart, offrendogli il pranzo. Un premio epico: un’ora di semi-mutismo straziante davanti ad un piatto vegano, che devi pure pagare, ad un miliardario.

Altro coup-de-theatre di Billy fu l’apertura di un sito totalmente dedicato alla spiritualità: everythingfromheretothere.com. “Per discutere apertamente e senza paura i concetti dell’integrazione Corpo-Mente-Spirito”: un’accozzaglia delirante di paccottiglia pseudo new-age à la page e infatuazione da forum internet, in perfetto stile fine anni ‘90. Il sito, aperto fra il 2009 e il 2010, è ovviamente chiuso. Un vero peccato.

Nel 2011, invece, per ricordare a tutti che va bene essere stato una delle rockstar più influenti degli ultimi 25 anni, va bene avere sfornato capolavori con gli Smashing, ma a 45 anni c’è dell’altro, ecco il colpo di genio. L’estro dadaista in un contesto pop. Fonda e lancia una lega professionistica di Wrestling. Pedali distorti, carillon, ginocchiere e bracci tesi. Il bello è che la AMC – il canale via cavo che ha prodotto capolavori quali Breaking Bad e Mad Men – ha commissionato uno show su di lui e sullo steroide che vola da una parte all’altra del quadrato: The Untitled Billy Corgan Wrestling Show. Don Draper, puppa!

In questo scenario variopinto, è riuscito pure a fare altre corganate tipiche. Come frequentarsi per mesi con Courtney Love per poi mollarsi con tanto di rissa da osteria via Twitter. E fin qui, penserete, al giorno d’oggi è del tutto normale. Il fatto è che l’ossessione tecnologico-digitale di Billy lo ha portato a crearsi un finto account su Twitter, per poter così attaccare frontalmente la ex fiamma senza curarsi di essere sgamato. Uno stratagemma da vero nerd paranoide. Indovinate lo pseudonimo del misterioso account? @Billy. Una botte di ferro.

C’è poi il capitolo prettamente musicale. Quello che un tempo mi ha fatto amare alla follia quella strana, sulfurea, appiccicosa e straordinaria creatura che erano gli Smashing Pumpkins. Oggi, il buon Billy Corgan, si diletta nel mettere in musica il Siddharta. Sì, proprio quello di Herman Hesse. Billy ha passato l’ultimo anno sbarrato nella sua sala da tè a registrare suite per synth, basate sulla sua personalissima interpretazione del romanzo di Hesse. Ne è venuto fuori un polpettone magmatico della durata di quasi 9 ore. Ha così spostato in avanti di un decennio il comune concetto di hipster.

 

Billy Corgan 1

Billy Corgan al lavoro su Siddharta

 

Non basta? L’ultimo progetto, dopo l’uscita del rivedibile Aegea, parla di un Corgan che si è gettato a capofitto nel concept sperimentale Quattro Impressioni Soniche, tratto dalle poesie di Gialal Al-Din Rumi. Di questo passo, tra un paio d’anni, lo troveremo impegnato nella modulazione di onde di frequenza distorte sugli scogli della Groenlandia.

Facci un favore Billy: posa la tazza da tè e torna in te. Che oggi più che mai i veri Smashing Pumpkins mancano a questo mondo. Eccome.