Il male è assenza di pensiero.

La copertina del mio ultimo articolo era un particolare de La Creazione di Adamo di Michelangelo Buonarroti. Dio, dentro un mantello il cui panneggio assume la forma di un cervello ovvero del luogo del Pensiero, arriva a toccare con un dito Adamo, donandolo appunto dell’Intelligenza.

 

Nei giorni nostri questo concetto è stato rappresentato in una chiave diversa da Kubrick in 2001: Odissea nello spazio. Le scimmie si contendono la pozza d’acqua da cui bere per sopravvivere, ma perdono sempre inesorabilmente con gli animali più feroci. Fino a quando, in una notte, appare il Monolite, oggetto misterioso completamente nero che ha fatto scervellare la critica per capire che cosa rappresentasse: c’è chi dice rappresenti la pellicola e quindi il cinema, chi un simbolo massonico legato all’allineamento del Sole e della Luna con la Terra, chi dice che non rappresenti nulla. In realtà tale monolite ha un simbolo molto preciso: rappresenta il Pensiero. Appare il Monolite di notte alle scimmie, le quali vengono appunto irradiate da tale oggetto: nasce così il Pensiero. Di fatti la mattina dopo una scimmia si sveglia e, vedendo la carcassa di un animale, capisce che può usare le ossa anche per altri scopi, come colpire. E di fatti con quell’osso può ridurre in polvere il resto delle ossa dell’animale. E di fatti, con quell’osso, il giorno dopo vince la battaglia per bere dalla pozza da sempre contesa con gli altri animali. Il Pensiero è sì l’inizio della Tecnica e del Progresso, ma è anche e soprattutto l’inizio della Guerra.

 

Per Michelangelo proviene da Dio, per Kubrick non si capisce (che intenda davvero il Mondo delle Idee, vista la sua passione anche per il Mito della Caverna rappresentato in Arancia Meccanica?), fatto sta che per entrambi l’uomo, di sua natura, non è in possesso del Pensiero, ma esso è un vero e proprio dono. Sono incuriosito anche da un altro fatto: sembra quasi che il Pensiero da Dio non possa che portare al Bene, mentre nella versione di Kubrick, dove il Pensiero è dato da una dimensione misteriosa ed indefinibile, non possa che portare al Male. Quindi da una parte un Pensiero Divino che porta alla Creazione, dall’altra parte un Pensiero che porta alla Distruzione. Si torna quindi ad un concetto che ho espresso anche nel mo ultimo articolo, ovvero che la Creazione è Bene e la Distruzione è Male. La direzione del Pensiero, non è però opera anch’essa del Mondo delle Idee, ma è solo e soltanto Opera dell’Uomo.

 

Dante Alighieri scrive la Divina Commedia per dimostrare di che cose meravigliose è capace l’Uomo, ma anche che può compiere le azioni più tremende, quasi inimmaginabili. Per descrivere questo non parte dal Paradiso e lo fa anche contro il proprio interesse, perché mi viene da dire che poteva andare direttamente in Paradiso e rivelarci Dio. Dante inizia il proprio cammino dall’Inferno, come a volerci indicare che la strada verso la Gloria può passare solo e soltanto dall’Inferno. L’ascesa verso Dio passa attraverso la Conoscenza e l’Esperienza anche del Male.

 

Parlando di Male, non si può non pensare al recente attentato di Parigi, esempio massimo di azioni disumane e quindi distruttive e quindi malvagie. Come può l’uomo commettere tali azioni?

 

Di fronte a fatti come l’attentato di Parigi, è facile arrivare a pensare che tutto quello che ho detto, sia in questo che nell’articolo precedente, siano delle puttanate colossali: ma quale Pensiero che inebria l’Uomo? L’uomo, unico animale dotato in qualche modo di ragione, di natura tendente alla fame, al potere ed alla violenza, non distingue né il Bene né il Male e questa storia di Dio è solo una stronzata: infatti, se si guarda bene La Creazione di Adamo, si potrebbe anche intendere che non è Dio che tocca l’Uomo, ma bensì l’Uomo che tocca Dio, come a rappresentare e spiegare che in realtà è Dio che è ‘figlio’ dell’Uomo e non viceversa.

 

È chiaro che la mia è una provocazione: da qualsiasi punto di vista la si guardi, sia che Dio esista o che non esista, il Pensiero non può mai andare contro il suo unico modo di esistere, ovvero la Vita stessa. Tale analisi è, diciamo, anche il momento di svolta nell’intera Opera di Tolstoj, che avviene ne La Confessione, suo primo scritto religioso: l’autore è deciso ad uccidersi, come reazione ad un suo forte momento di crisi dovuta in sostanza ad una infelicità che lui non riesce a spiegarsi in quanto si considera “uno degli uomini più intelligenti e colti del proprio Paese” e se non riesce a raggiungere la felicità tramite il Pensiero, la Cultura, la Lettura, la Ricchezza…non la potrà mai raggiungere. Vedendo quindi poi quanto sono felici i contadini poveri, inizia uno stile di vita secondo i loro usi e costumi, facendo spazio nella propria vita anche alla Fede. Da Ateo più che convinto diventa un fervente credente e lo fa nel modo più razionale che possa esistere: la Ragione è impossibile che vada contro la Vita ed analizzando il fatto che, se il solo credere in Dio lo illumina, aldilà del fatto che Dio esista o meno, Dio è la Luce ed il Bene.

 

grafico stupidità umana

Grafico della stupidità umana

 

L’ultima considerazione che faccio nasce invece da uno dei miei trattati preferiti, ovvero Allegro ma non troppo di Carlo Maria Cipolla. Lo storico italiano, con estrema lucidità analizza la stupidità umana ed arriva al disegno del suo celebre grafico. Per farla breve, è stupido chi compie azioni che vanno contro se stesso e contro gli altri, è uno sprovveduto chi compie azioni che vanno contro se stesso, ma creano vantaggio agli altri, è un bandito chi crea vantaggi a se stesso, ma causa danni agli altri, l’uomo intelligente è chi crea vantaggi a sé ed agli altri.

 

Concludo la mia analisi dicendo che il Male è semplicemente assenza di Pensiero: l’Uomo, per natura, come le scimmie e tutti gli altri animali che si contendono la pozza, è portato alle pulsioni violente, il Pensiero è l’unica via del Progresso.

 

Se non siete stanchi ecco il peggio del web in risposta all’attentato di Parigi .