il Cartello al Festival di Merano, l'immancabile appuntamento dell'Italia vinicola.

Il Festival di Merano è uno degli appuntamenti più esclusivi del settore vinicolo italiano. L’edizione 2015 si è svolta dal 5 al 10 novembre e il Cartello non poteva certo mancare.

 

Uno degli incontri più esclusivi del Festival di Merano era Cult Oenologist, una retrospettiva sulla produzione vinicola, riservata solo a stampa e operatori selezionati, in cui si sono ritrovati i più importanti consulenti enologi italiani: i registi del vino italiano.

 

La retrospettiva è stata una occasione unica per conoscere da vicino i nomi che hanno fatto grande l’Italia vinicola nel mondo con i loro vini blasonati e pluripremiati, i più rappresentativi dei quali erano in degustazione il giorno dell’evento, una rassegna irripetibile per assaggiare un po’ della personalità e dello stile di ognuno di loro.

 

Un consulente enologo è un po’ come un grande regista, deve coordinare e valorizzare un attore protagonista assoluto che spesso fa le bizze, è introverso, difficile da capire ma che deve sempre far emozionare: il vino. 

 

Si tratta, con sapiente e rispettoso tocco, di plasmare un prodotto, l’uva, sempre diverso per zona di origine e annata, esaltandolo nelle sue caratteristiche più tipiche, ma con il proprio stile.

 

E ognuno ha il suo.

 

Franco Bernabei – ‘Federico Fellini’

 

Un personaggio di classe, impostato ed elegante, ‘storico’ come i suoi vini, vere e proprie superstar del red (wine) carpet internazionale.

 

Ha saputo negli anni mantenere uno stile riconoscibile, unico, collaborando con case di produzione (cantine) blasonate ha creato alcune tra le etichette più premiate.

 

Tra quelle presentate al Festival di Merano, emozionante nella sua verticalità e freschezza fruttata, il Lornano Chianti Classico Gran Selezione 2011, coinvolgente e sinuoso il Fontalloro 2011 di Fèlsina, strutturato e carnoso Il Borgo 2011 di Tenute del Cabreo – Folonari.

 

Tutti intensamente Sangiovese, il vitigno che più ha saputo coinvolgere il “Dottorone” Bernabei, non a caso chiamato nell’ambiente appunto, “Mister Sangiovese”.

 

Carlo Ferrini – ‘Robert Zemeckis’

 

Un regista vitivinicolo sempre al passo coi tempi, moderno e convincente in tutte le sue interpretazioni.

 

Ha firmato grandi vini toscani, nobili dalla nascita, come il Siepi 2011 di Marchesi Mazzei e il Collidilà di Barone Ricasoli, entrambi caratterizzati da uno stile muscoloso e concentrato ma suadente, balsamico e avvolgente, ineccepibile.

 

Memorabile l’Etna DOC rosso Vigna Barbagalli 2012 di Pietradolce, fresco di “Oscar” 2016 Gambero Rosso come miglior vino protagonista.

 

Ferrini è un personaggio di carattere e fascino come i suoi vini, che mettono sempre d’accordo la critica.

 

Dei veri e propri colossal.

 

Riccardo Cotarella – ‘Martin Scorsese’

 

Un punto di riferimento internazionale per l’enologia, negli anni si è conquistato il successo al grande pubblico mettendo in scena vini originali-originari delle più importanti denominazioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia.

 

Al Festival di Merano 2015, squisitamente speziato ed elegante il Coltassala 2010 di Castello di Volpaia, corposi e vibranti il Montiano 2006 della sua Falesco e il Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Avi 2008 di San Patrignano.

 

La sua signorilità è profusa in tutti i suoi vini, sempre composti e succosi, mai volgari e dotati di grande longevità, come è la sua carriera nel mondo del vino.

 

Maurizio Castelli – ‘Woody Allen’

 

La sua regia è caratterizzata da esaltazione delle note più tipiche e indomabili dei vini di origine, qualche volta irrequieti, ma sempre tremendamente romantici.

 

Ne sono splendidi esempi il Sangioveto di Toscana 2011 di Badia a Coltibuono con la sua squisita grazia e speziatura, il Chianti Classico Gran Selezione 2011 di Castello di Radda con la sua fruttuosità coinvolgente, il Chianti Classico Riserva Baron’Ugo 2011 Monteraponi con la sua dissacrante piccantezza acida e balsamica, e l’irresistibile trama tannica e complessità del Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2010 di Le Ragnaie.

 

Castelli firma vini ricercati e intelligenti, che sanno far discutere e riflettere.

 

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  • Persone radunate dentro alla location del Festival di Merano degustando vino
  • Vitigni sulla via del Festival di Merano
  • La sala del festival di Merano durante la serata di degustazione di venerdì
  • Le Montagne di Merano