Cinema da bere è la rubrica che presenta assieme un vino e un film per far tornare quest'ultimo ad essere quello che realmente è: un bene da gustare. Con un buon vino.

Un vino per Erin Brockovich: Brunello di Montalcino D.O.C.G. “Somnio” (Annata 2010) – Agricola Tamburini

 

Il vino è soprattutto storia di uomini e donne che hanno dedicato la loro vita alla valorizzazione del frutto che più di ogni altro esprime il territorio di origine: l’uva. Il vino è anche, molto spesso, il risultato di un sogno che si realizza, dopo tanti anni di sacrifici. E’ questo il caso del Brunello di Montalcino D.O.C.G. 2010 di Agricola Tamburini, non a caso chiamato “Somnio”.

 

La giovane e simpatica Emanuela conduce l’azienda di famiglia situata tra dolci  colline e secolari cipressi a Varna (FI) dal 2002, quando a soli 19 anni ha iniziato la sua carriera nel mondo del vino producendo principalmente Chianti D.O.C.G. e raggiungendo traguardi sempre più ambiziosi; come quello di produrre un Brunello di Montalcino, uno dei più importanti e blasonati vini al mondo.

 

Proprio come Erin Brockovich, protagonista dell’omonimo film, ha dovuto affrontare mille sfide, ma alla fine è riuscita ad avere la sua “boutique” vinicola a Montalcino, un piccolo appezzamento di vigneto che si trova proprio sotto al paese, una delle zone più vocate della denominazione.

 

La bellissima 2010 è stata la prima annata per questo vino, ancora così giovane e grintoso, come Emanuela. Come Erin Brockovich.

 

Al naso è già avvolgente, sinuoso, con una rossa fruttuosità che conquista, a cui fanno da cornice le note speziate di un legno ben dosato; vaniglia, tanta buona vaniglia.

 

Al gusto è ampio e strutturato, con un tannino piacevolmente irruento nella sua gioventù. Il finale è caldo, con retrogusto di mora, cardamomo e tabacco.

 

E’ un vino femminile e moderno che ha ancora tanto futuro da scrivere; così come la tenace Emanuela.

 

Andrea Pizzolato 

 

Brunello Somnio

Bottiglia di vino Brunello di Montalcino

 

Un film per Brunello di Montalcino D.O.C.G. “Somnio”: Erin Brockovich – Forte come la verità, di Steven Soderbergh. Annata 2000 (U.S.A.)

 

Il film è la storia vera della trentenne Erin Brockovich, segretaria precaria di uno studio legale, madre di tre figli e con già due divorzi alle spalle, che, spinta dal senso di giustizia, inizia ad indagare sulle cause della incredibile scia di tumori che dilaga in una cittadina californiana. Dopo mille ostacoli e difficoltà, vince la battaglia contro il colosso “Pacific Gas and Electric Company”, facendo così risarcire tutte le vittime della contaminazione dell’acqua e ricevendo come premio un assegno da 2 milioni di dollari.

 

Oltre alla protagonista, il personaggio principale della storia, che rimane nell’ombra, ma è fondamentale, perché senza lui nulla sarebbe stato fatto, è il suo principale Ed Masry, magistralmente interpretato da Albert Finney. Come anche nel successo professionale di Emanuela, ruolo fondamentale è stato ricoperto dal suo principale: il padre (a cui l’azienda ha dedicato il vino “The Boss”).

 

Steven Soderbergh, personalmente uno dei più grandi registi degli ultimi 20 anni, dirige il film in maniera impeccabile. Caratteristica sua, quasi unica, è quella di saper passare da film di sistema, a film impegnati (come in questo caso) come se nulla fosse. Il film ha avuto un enorme successo di pubblico e di critica, ricevendo 5 nomination ai Premi Oscar, 4 ai Golden Globe, 6 ai BAFTA. Julia Roberts, con questo film, ha vinto il Premio Oscar come miglior attrice protagonista, il Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico, miglior attrice ai BAFTA e numerosi altri premi.

 

Francesco Bruschettini