Madonna di Shin Su-won ha commosso Cannes.

Ieri, sabato 12 marzo, al cinema Odeon Firenze, alle ore 21, si è tenuta l’anteprima italiana di Madonna, il film di Shin Su-won presentato nella sezione Un Certain Regard all’ultimo Festival di Cannes.
Moon Hye-rim, giovane donna che lavora come assistente sanitaria nel reparto vip di un prestigioso ospedale è perseguitata da incubi e debiti. Uno dei pazienti è il proprietario milionario della stessa clinica, Kim Cheol-oh, in coma da dieci anni, la cui esistenza viene prolungata artificialmente dal figlio Sang-woo per ragioni di puro interesse economico. Il vecchio milionario è in attesa di un trapianto di cuore che possa perpetuare la sua agonia.
Con l’arrivo di Mina, una ragazza in coma senza parenti né amici, Sang-woo vede una speranza, ma ha bisogno di Moon per ottenere l’autorizzazione legale a procedere.
Da qui si aprono due linee temporali: la prima, quella presente, in cui Moon Hye-rim è alla ricerca di informazioni riguardo Mina e i suoi parenti, e la seconda, un lungo flashback che ci mostra la storia disagiata della povera Mina, dalle sue esperienze lavorative, alle sue disgrazie, fino al concepimento del figlio che ha in grembo.
La regista Shin Su-won mette sicuramente tanta carne al fuoco: eutanasia, maternità, violenza sessuale, misoginia e divisione in caste. Ma l’impressione è che riesca bene ad orchestrare il tutto, gettando tanta benzina e aizzando piccole fiammelle che illuminano i temi che hanno attraversato il cinema sudcoreano contemporaneo.
Moon percorre una via crucis con un pesante fardello da portare appresso: le sue scelte saranno frutto di una discesa agli inferi in una società spietata, in cui i soldi sono il collante di tutto e Mina potrebbe essere la sua unica possibilità di salvezza.

 

Florence Korea Film Fest (1)

Riccardo Gelli e la regista Shin Su-won

 

Alle 23:45, per la Notte Horror, è stato proiettato 12 Deep Red Nights, film a episodi di Oh In-chun.
Un autista messo alle strette dalla strana proposta di una facoltosa cliente, il terrore di una ragazza tenuta prigioniera nel suo appartamento da un uomo dal volto coperto che suona in continuazione il suo campanello, un tecnico del suono che durante delle registrazioni ambientali notturne intercetta voci di strane presenze, la violenta resa dei conti fra due colleghe in un ufficio deserto. Quattro parti e un unico e dilagante terrore che si consuma in una notte che non sembra avere fine.
Stasera, ore 21, sarà presente il regista Ryoo Seung-wan, soprannominato il Tarantino coreano.
Verrà proiettato il suo ultimo film Veteran, pellicola di grande successo in patria, terzo miglior incasso nella storia del cinema coreano. Un detective onesto ma dai metodi poco ortodossi è impegnato a svelare i loschi traffici di un arrogante milionario. il film perpetra l’idea, cara al regista, che la corruzione sia un cancro che pervade tutta la società coreana, in particolare il mondo della grande industria e delle istituzioni. Un thriller che contiene in sé molti elementi da commedia nera, spettacolari sequenze d’azione, gag e momenti di pura comicità.
Il Florence Korea Film Fest dedica al regista un’ampia retrospettiva fino al 17 marzo. Appuntamento da non perdere.