Che abbiano inizio le danze.

È arrivato quel periodo dell’anno situato in una zona d’ombra climatica che divide la fine della primavera già in veste estiva dall’estate. Gli open-air e le attività si moltiplicano a vista d’occhio mentre fiumane di turisti dalla pelle bianchiccia lasciano le loro impronte sul suolo di Barcellona e le spiagge, sempre più roventi, iniziano a riempirsi. È qui, in questa non-meglio-definita intercapedine temporale che sancisce il passaggio di testimone tra le stagioni, che si inserisce il Sónar festival 2016 – giunto orgogliosamente alla sua 23’ edizione, e come ogni anno pronto a trasformare Barcellona nell’epicentro mondiale della cultura elettronica e digitale.

 

Abbiamo già parlato della line up musicale di quest’anno e descritto in dettaglio i preparativi del Sónar+D (e abbiamo pure parlato di uno dei migliori eventi della settimana del Sónar Off). Ad una settimana dall’inizio del festival però, si è tenuta la conferenza stampa di lancio ufficiale, dove fondatori e organizzatori ci hanno raccontato i dettagli dell’edizione 2016. Prima di raccontarvi il Sónar dall’interno tramite le interviste che stiamo organizzando, abbiamo deciso di compilare una piccola guida per voi.

  

Il festival: alcuni fatti e numeri

 

Come anticipato il festival è arrivato alla sua 23’ edizione.

 

Il Sónar è un evento interdisciplinare che collega tra loro creatività e tecnologia, un luogo di incontro di idee, che negli anni è cresciuto notevolmente. Si pensi che nel 2004, quando sono stati fatti i primi studi d’impatto, la contribuzione del festival al PIL catalano e spagnolo è stata di 47 milioni di euro. Dieci anni dopo, nel 2015, il festival ha contribuito per circa 125 milioni di euro con una crescita del 266%. All’ultima edizione, senza considerare tutte le attività collaterali che vengono proposte durante i giorni del festival, hanno partecipato circa 110 mila persone, provenienti da 104 paesi. Numeri impressionanti, testimonianti la qualità e originalità del festival e la sua capacità di capitalizzare sulla sua eterogeneità andando oltre la sola musica di ottima qualità, mostrando una attenzione a 360’ per la cultura digitale e le opportunità a questa collegate.

 

 Sonar Festival 2016

 

Sónar+D

 

il Cartello quest’anno si dedicherà principalmente alla conferenza di tecnologia e innovazione culturale: il Sónar+D. Il festival nel festival, che si svolge nei giorni di giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18, risulta essere quest’anno attuale e visionario allo stesso tempo, dimostrando – almeno sulla carta – la maturità raggiunta dal progetto ormai alla sua quarta edizione. Questo è stato confermato anche dal suo imprendibile curatore, José Luis de Vicente, che ha detto appunto che dopo anni di sperimentazione e ricerca, il festival ha ormai una sua identità ed è un punto di riferimento per professionisti, attivisti, innovatori e scienziati, che rende il Sónar ancora più unico.

 

L’edizione 2016 porta il centro della discussione e il focus dell’evento su alcune pressanti tematiche attuali, come la protezione delle nostre informazioni nell’era dei big data o l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla produzione culturale, per poi farle scontrare con tematiche attuali ma ancora non quotidiane, come l’ormai prossimo avvento della realtà virtuale.

 

In alternanza con soggetti di attualità, abbiamo spesso proposto editoriali inerenti alla transizione tecnologica di cui siamo parte, e di come tale processo di tecnologizzazione e diminuzione delle distanze tra gli esseri umani e il mondo delle macchine influisca sulla società in cui viviamo. Durante il Sónar+D affronteremo dunque le tematiche considerabili come leitmotiv di questo metafestival direttamente con alcuni dei grossi luminari invitati per l’occasione.

 

Intervisteremo Katharina Nocun, hacktivist affiliata al Pirate Party tedesco con cui discuteremo dello stato dell’internet, dell’importanza della privacy nonché dello stesso Private Party. Mentre speriamo ancora di riuscire a catturare Paul Weir che con Hello Games ha contribuito allo sviluppo di una colonna sonora che si autogenera per l’attesissimo video gioco No Man’s Sky, parleremo anche con Adam Clarke, digital artist e esperto di Minecraft, per cercare di capire come videogiochi volti all’entertainment possano rappresentare un luogo dove sviluppare esperimenti sociali, ma allo stesso tempo capire come da qui possano nascere disruptive ideas. Infine, speriamo di riuscire a parlare di Virtual Reality con il team di Future Lighthouse.

 

Per quanto riguarda le attività da non perdere, vi sono sicuramente le conferenze di Brian Eno, Jean-Michel Jarre, Jeff Smith (BBC), Paul Weir (presentato da Playstation Spain, che mostrerà anche Playstation VR) e la presentazione di Google Art Data. Ancora le sperimentazioni di Alva Noto, la presentazione del nuovo mixer sviluppato da Richie Hawtin, l’artwork di Semiconductor al SonarPLANTA e tutte le attività al Realities+D, i workshops, le attività di networking e la competizione del Sonar Innovatoin Challenge.

 

  

Qua trovate il programma completo: http://sonarplusd.com/schedule/

 

Sónar Festival 2016

 

In generale l’edizione di quest’anno propone un buon bilanciamento tra vecchia guarda, artisti del momento e stelle nascenti. Abbiamo fatto una scaletta che rigorosamente come ad ogni festival non rispetteremo mai, ma ci piace farvi credere che lo faremo.

 

Giovedì 16 (Sónar by day): Saremo tutto il giorno impegnati al Sónar+D ma abbandoneremo la realtà virtuale per non perderci il dj set di Acid Arabs.

 

Venerdì 17 (Sónar by day): I djset che non ci faremo sfuggire per iniziare a scaldarci per il lungo venerdì notte sono quelli di John Grant, che presenterà il suo nuovo album Grey Tickles, Black Pressure (che ascolto mentre scrivo), e Hiele – talentuoso compositore belga che porta insieme la creazione sintetica e i suoi studi Jazz. Infine, faremo un salto dai Nino de Elche+Voluble che insieme a El Guincho, sono parte della nuova guardia degli artisti di musica elettronica spagnoli. Ah, Santigold la lasceremo per il sabato sera, visto che suonerà di nuovo sul palco del SónarPub il sabato.

 

 

Venerdi 17 (Sónar by night): Se credete che fino ad ora abbiamo giocato, beh si inizia a fare sul serio. Con estremo ottimismo abbiamo tracciato il seguente itinerario. Partiremo dal SonarClub dove in sequenza potremo vedere gli show del pioniere Jean-Michel Jarre, quello di Kode9 e la presentazione del nuovo album di James Blake. Nel frattempo al SonarCar, Four Tet avrà già iniziato il suo viaggio musicale lungo 7 ore e andremo a vedere come sta, nonché a esplorare il sotto palco del SonarPub dove dalle 1:30 ci sarà Flume. Nostalgici, pensiamo di andare a vedere il caro Richie Hawtin mettere dischi al SonarClub, per poi andare dal catalano John Talabot per una chiusura dal sapore casalingo. Non so bene come, ma proveremo a andare anche da Ben UFO backtoback Helena Huff al SonarLab.

 

 

Sabato 18 (Sónar by day): il problema del sabato è che già dal giorno si parte forte. Quando abbiamo visto il programma il commento che ci siamo scritti è stato: “Badbadnotgood, Howling, Alva noto e tutti quelli della raster noton che sono esagerati”. Ve lo riportiamo intatto perché spero sinceramente di essere a letto fino al pomeriggio avanzato, accumulando energie per il sabato sera da leoni che ci attende.

 

 

Sabato 18 (Sónar by night): L’offerta musicale del sabato parte da suoni hip hop per concludersi sotto la cassa di Laurent Garnier, che come Four Tet sarà dietro alla consolle per 7 ore da mezzanotte alla mattina. Santigold e Skepta saranno sul palco del SonarPub, mentre Stormzy spingerà in alto i volumi del suo grime-r&b dal palco del SonarLab. Poi proviamo a passare da Eats Everything al SonarClub per poi arrivare alle scelte complesse, Boys Noize al SonarPub o Fatboy Slim al SonarClub? Paco Osuna al SonarClub o Ben Klock al SonarLab?

 

Qua trovate il programma completo: https://sonar.es/en/2016/schedules