Lone in the Jungle!

Ci sono artisti che rimangono fedeli a un genere, a uno stile, a un modo di fare musica per tutta la loro carriera. Un po’ per pigrizia, un po’ per mancanza di idee, un po’ per mancanza di coraggio. Io ho sempre ammirato quel tipo di artisti che amano sperimentare allargando i propri orizzonti musicali. Col rischio di fare qualche figuraccia si gettano in progetti più rischiosi, consapevoli di poter buttare all’aria tutto quello che avevano costruito, ma affascinati dall’idea di confrontarsi con territori di un mondo ancora inesplorato. Certe volte tutto nasce da una semplice ispirazione.

E’ decisamente il caso di Lone aka Matt Cutler che, nonostante non sia più giovanissimo, ha deciso di esplorare la giungla. O, per meglio dire, la jungle. Il suo sesto album da solista Levitate (uscito su R&S) è una sorta di tributo al genere sviluppatosi in Inghilterra tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta sulle scie della acid house.

 

 

E pensare che il suo ultimo disco uscito nel 2014, Reality Testing, era stato definito dai media un blend azzeccatissimo tra house e hip-hop. Lone ha affermato in diverse interviste che sentiva il bisogno di evolvere il suo stile, anche se il tutto è avvenuto in modo piuttosto bizzarro. Durante un tour lo scorso anno Matt si trovava a New York febbricitante e pare che nella sua testa abbiano iniziato a riecheggiare ritmiche veloci jungle-hardcore. Ripresosi dal delirio si era accorto che i beat erano rimasti impressi nella sua mente, così ha iniziato a mescolarci i suoi suoni e Levitate non è altro che il fantastico risultato di tutto ciò.

 

 

Breaks, bassi devastanti e appunto le sue melodie e d’un tratto ti sembra di esserti perso in qualche freeparty londinese dei primi anni ’90 a ballare a un metro e mezzo da terra mentre i tipi accanto sorridono e niente nel mondo è più importante di quello che stai sentendo ora.

Un album da gustare tutto d’un fiato, lasciandosi trasportare dalle note e dal groove di Lone, in attesa del suo prossimo delirio febbrile!

 

BONUS TRACK: Kaytranada – 99,9%

Intorno all’uscita del nuovo album di Kaytranada si era creato da tempo quell’hype che io definisco “al contrario”. Ovvero quando l’attesa per il disco sta superando di gran lunga la notorietà dell’artista stesso, rischiando di creare un gran flop al momento dell’uscita. Kaytranada in qualche modo se l’è cavata, anche se a giro su Internet potete trovare recensioni del suo disco completamente divergenti: da quelle “che farebbero diventare cattivo pure un hare krishna” a quelle che lo attestano come uno dei più credibili eredi di J Dilla.

In fondo però sta arrivando l’estate anche per noi, perciò…