La terza stagione di Twin Peaks è la serie più attesa dell'anno. Ma conoscete tutti i segreti della serie divenuta leggenda?
«I’ll se you again in 25 years».
Queste le parole che Laura Palmer sussurrava all’orecchio dell’agente Dale Cooper durante il loro incontro nella Loggia Nera nel lontano 1991.
25 anni sono passati e David Lynch ha mantenuto la promessa. Twin Peaks, la serie televisiva che è diventata un cult tramandato di generazione in generazione è tornata. Da anni si vociferava di una terza stagione e finalmente è successo. L’opera massima di David Lynch avrà un seguito.
Twin Peaks è una serie incollocabile all’interno di un unico genere, come tutte le opere di Lynch d’altronde. I 30 episodi delle prime due stagioni sono un susseguirsi di generi che prima di Lynch sembravano tra loro incompatibili; thriller, surrealismo ed elementi sovrannaturali si intersecano con momenti di autentica comicità e intrecci sentimentali degni delle migliori stagioni di Dallas.
Twin Peaks è una serie cult; una serie studiata meticolosamente in ogni sua parte, in cui ogni tassello si incastra perfettamente con l’altro; ogni elemento, persino quello più assurdo, è fondamentale per la credibilità della serie.
Ogni elemento fa di Twin Peaks un cult.
Ogni elemento fa di Twin Peaks un cult
Twin Peaks non sarebbe Twin Peaks senza le incredibili atmosfere noir create dalle musiche di Angelo Badalamenti.
Twin Peaks non sarebbe Twin Peaks senza il caffè e la torta di ciliegie del Double R Diner che conquistano l’agente Cooper fin dal suo arrivo in città.
Twin Peak non sarebbe Twin Peaks senza quel velo di inquietudine che accompagna la visione di ogni episodio, quell’idea che da un momento all’altro potrebbe accadere qualcosa di sconvolgente.
Twin peaks non sarebbe Twin Peaks senza quei personaggi surreali ma allo stesso tempo geniali che popolano la Loggia Bianca e la Loggia Nera in un’eterna lotta fra bene e male, il Gigante, il Nano, Mike senza-un-braccio, Bob e molti altri.
Twin Peaks è anche l’eterna lotta tra bene e male
Twin Peaks non sarebbe Twin Peaks senza il tema dell’assurdità, senza quelle storie capolavoro di non-sense che rendono tutto ancora più misterioso; come la storia di Nadine Hurley, la donna senza un occhio fissata con le tende, che dopo il tentato suicidio, si risveglia dal coma convinta di essere una teenager e con un super potere: la forza sovraumana.
Twin Peaks non sarebbe Twin Peaks senza la genialità di David Lynch, interprete di Gordon Cole, l’agente con problemi di udito costretto a portare sempre delle cuffie alle orecchie e a parlare ad un tono di voce decisamente sopra la media. E qui di nuovo il soprannaturale si mescola alla soap opera, grazie al colpo di fulmine con Shelly Johnson, che si rivelerà l’unica che misteriosamente l’agente Cole riesce a sentire senza problemi.
Gordon Cole (interpretato da David Lynch) con Shelly Johnson
E poi, diciamocelo, Twin Peaks non sarebbe Twin Peaks senza Diane, colei a cui Cooper affida tutte le sue riflessioni tramite l’utilizzo di un registratore. Per anni anche sulla sua figura si sono rincorse le più disparate teorie, che sia la moglie di Cooper? o il suo alter ego? In molti hanno supposto che Diane non fosse altro che un’amica immaginaria di Cooper o perfino un semplice nome dato al registratore. Che sia questo uno dei misteri che si risolveranno nei nuovi episodi della terza stagione?
Sono molte le domande che rincorrono questa nuova stagione e tra poco tutti i dubbi verranno sciolti. Primo fra tutti il finale della seconda stagione che ha aperto un enorme punto interrogativo sul destino dell’agente Cooper. Avevamo lasciato un Cooper posseduto dallo spirito maligno Bob, cosa sarà successo in questi 25 anni?
Insomma, tutto in Twin Peaks è geniale, ma forse in tanti non sanno che molti degli elementi portanti della serie sono nati così, per caso. Ecco per voi la lista delle 10 curiosità su Twin Peaks che – forse – non conoscevate.
Vai a pagina due per scoprire tutti i segreti di Twin Peaks.
