“E due. Come parla! Come parla! Le parole sono importanti. Come parlaaaaaaaaaa!”.

 

1) Bianca (1984)

È di nuovo un Michele Apicella il protagonista del gioiellino di Nanni Moretti. Le vesti di questo Michele sono quelle di un maniacale insegnate di matematica, fissato con l’igiene e, soprattutto, con i rapporti interpersonali. La sua fissazione per i comportamenti sociali altrui lo porta ad osservare e giudicare in modo compulsivo e decisamente invadente le abitudini amorose e sentimentali dei suoi amici e dei suoi vicini. Michele non sopporta che le coppie da lui conosciute si lascino. Il lasciarsi non è un’ipotesi contemplabile per lui.
Michele insegna in un bizzarro istituto, dove incontra Bianca, la nuova insegnante di francese. Michele se ne innamora subito, ma il suo carattere difficile e nevrotico rende instabile la loro relazione.
Intanto la cittadina viene sconvolta da alcuni terribili omicidi, ritenuti di natura passionale.
Il primo indiziato sembra essere proprio Michele.
Bianca è un film brillante e frizzante, che miscela perfettamente il giallo alla commedia dolceamara di Nanni Moretti. Il senso del giusto, dell’equilibrio è qui affidato allo squilibrato giudizio di Michele, un uomo che giudica tutto e tutti (soprattutto in base alle scarpe che indossano), un affamato di amore e giustizia che soccombe davanti alla crudezza del mondo che lo circonda.

 

 

 

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