Dopo le scene più esilaranti di sempre tratte da film demenziali, ecco invece i nostri preferiti.

 

 2) Brian di Nazareth – Terry Jones (1979)

 

Questo capolavoro del cinema comico lo dobbiamo ai Monty Phyton, signori indiscutibili della risata. Super british e scoppiettanti, onesti dissacratori e satiradipendenti, i Monty Phyton sono così importanti per la comicità europea che meriterebbero un capitolo interamente dedicato a loro.  Brian di Nazareth, diretto da uno dei membri del gruppo, Terry Jones, è una pellicola comica dal valore inestimabile. Brian non è altro che un poveraccio, sfortunato a livelli inimmaginabili, che ha come unica colpa quella di essere nato a poca distanza fisica e lo stesso giorno di Gesù. Scambiato per il figlio di Dio dai Romani, a Brian ne capitano di tutti i colori. Il film è un susseguirsi continuo di battute frizzanti, gag esilaranti, situazioni assurde. Ormai al mondo sono in pochi a non conoscere la celebre scena di Marco Pisellonio. Si tratta senz’altro di una delle migliori sequenze comiche dell’intera storia del cinema. A causa della tematica e del modo in cui essa viene affrontata dai Monty Phyton, Brian di Nazareth fu censurato in Italia per molti anni, in quanto considerato blasfemo.

Eppure, ha fatto ridere più di una generazione, e lo farà ancora e ancora.

 

film demenziali (6)

 

1) Frankenstein Jr. – Mel Brooks (1974)

 

Prima posizione d’obbligo. Il podio non poteva non spettare a quello che è tutt’oggi considerato come il padre del cinema comico-demenziale, il Frankenstein Jr. di Mel Brooks.

Il film nasce come parodia del celebre racconto di Mary Shelley e del film di James Whale (1931).

Girato interamente in bianco e nero e con uno stile che (a livello registico e interpretativo) calcava quello del suo predecessore degli anni ’30. L’umorismo demenziale qui muove i suoi primi, veri, passi, nonostante resti nei limiti confinati del cinema di parodia.

Il giovane Frederick Frankenstein (interpretato da un eccezionale Gene Wilder), nipote del celebre scienziato Viktor, nonostante il suo sdegno verso le idee anticonvenzionali del nonno, è costretto a recarsi in Romania, nel castello del parente ormai defunto. Qui, al fianco di personaggi grotteschi, come il gobbo Igor (Marty Feldman) e l’inquietante Frau Blücher, scopre e rivede le teorie sulla vita e sulla morte, dando vita a sua volta a una creatura mostruosa, un cadavere a cui Frederick ha restituito la vita. Ma è una parodia, non dimentichiamolo. Ergo, ne succedono di tutti i colori. Personaggi improbabili, situazioni assurde e fuori di testa. Impossibile non ridere, impossibile non apprezzare ancora oggi tanta intuizione comica.

Frankenstein Jr. fa sorridere chiunque.

 

film demenziali (5)