Tra grandi esclusi e gradite sorprese, stilare la classifica dei migliori film del 2017 è stata una vera e propria impresa.

 

7) Personal Shopper – Olivier Assayas

Due anni dopo il bellissimo Sils Maria, Olivier Assayas ritorna con questa atipica ghost story che ha in Kristen Stewart uno degli elementi in comune con il film precedente. Maureen (una Kristen Stewart sempre più lontana parente della Bella Swan della saga di Twilight), personal shopper per un’attrice famosa, ha sviluppato la capacità di interloquire con i morti in seguito alla scomparsa del fratello. Personal shopper è un percorso di rielaborazione del lutto, la ricerca di un appiglio a cui aggrapparsi per allontanare il timore che la vita sia tutta qui, intrappolata tra nascita e morte; un tentativo di vincere la solitudine, sempre più condizione generale della moderna umanità. Ma non ci sono risposte nel film di Assayas, solo domande. Come quella, inquietante ed enigmatica, che Maureen si pone all’epilogo del film. C’è qualcosa di misterioso nei film di Assayas, qualcosa che ti rapisce all’inizio della visione e ti costringe a fare i conti con le tue paure, i tuoi dubbi, restituendoti quella consapevolezza che se qualcosa appare impossibile da spiegare a parole, forse è possibile farlo per immagini. Interrogativo.

 

migliori film del 2017 4

Personal Shopper

 

6) Song to Song – Terrence Malick

Song to Song racconta la ricerca del successo del musicista BV, spalleggiato dalla compagna cantautrice Faye e dal produttore Cook, tra i quali si instaura uno strano intreccio amoroso. Austin e alcuni dei festival musicali più importanti d’America fanno da cornice a questo dramma esistenzialista bagnato dalle note di Ravel, Handel e Saint-Saëns, ma anche da quelle di Patti Smith, Iggy Pop, Black Lips, Lykke Li e da tre versioni differenti di Rollin and Tumblin.

Malick torna ad interrogarsi sulla materia splendente e corruttibile dell’amore, mediato da una figura lasciva come quella di Cook, una sorta di salvatore, ma in realtà una presenza che sprofonda in un baratro di corruzione trascinandosi dietro tutto ciò che lo circonda, grazie alla fascinazione della materia di cui è portatore.

Un film in continuo bilico tra ascensione e caduta, due opposti che affascinano Malick ormai da anni, ma che qui oscillano alla perfezione in un’atemporalità che volge all’Infinito, in un percorso di purificazione dall’inquietudine della vita che precipita verso il basso per poi rigirarsi verso l’alto, librandosi come un uccello senza alcuno sforzo. Mistico.

 

migliori film del 2017 5

Song to Song

 

5) L’altro volto della speranza – Aki Kaurismaki

Vincitore dell’Orso d’Argento per la miglior regia al 67º Festival del cinema di Berlino, L’altro volto della speranza è il secondo “episodio” della già annunciata trilogia sulle città portuarie di Aki Kaurismaki che, seguendo la linea di Le Havre, ci racconta una storia reale e cruda con toni ironici: una vera e propria tragicommedia. Il film si basa su un triangolo narrativo di tre destini paralleli che finiscono per incrociarsi: Wirkstrom che abbandona la moglie e decide di aprire un ristorante realizzando un suo sogno; Khaled, rifugiato siriano che arriva ad Helsinki con la speranza di ritrovare sua sorella dispersa chissà dove. L’aspetto brillante di quest’opera è che il regista realizza l’incontro tra i protagonisti nella più totale spontaneità ed innocenza, dimostrando la naturale solidarietà dell’essere umano, nonostante le differenze. Quest’aspetto è ulteriormente marcato dal fatto che essi stessi si incontrano sempre in luoghi di passaggio, dei non-luoghi, quasi a sottolineare le terre di confine, quelle dei rifugiati o di chi è al limite della propria esistenza. Insomma, una lezione magistrale su come parlare di politica, senza fare politica, narrando le vicende con uno stile semplice, diretto e a tratti naif. Delicato.

 

migliori film del 2017 6

L’altro volto della speranza

 

4) Il cliente – Asghar Farhadi

Il crollo di un edificio. Emad e Rana, due coniugi che si trovano costretti a cercare una nuova abitazione. Una nuova casa abitata precedentemente da una donna dai facili costumi. E proprio dal passato di quella casa, emerge un’aggressione fortuita di cui Rana è vittima e che spingerà Emad alla ricerca del responsabile, per una vendetta che odora di ingiustizia.

Asghar Farhadi torna a Teheran con una vicenda in cui teatro e vita si specchiano alla perfezione.

I due coniugi si confrontano continuamente con la messa in scena di Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, affrontando due percorsi opposti, lei quello di vittima che prova a scrollarsi di dosso l’accaduto il più velocemente possibile, e lui quello di vittima che diventa carnefice. Lo spazio domestico si fa quindi scena teatrale, grazie ad un attento lavoro di scrittura, nel descrivere la psicologia dei personaggi, con dialoghi e immagini che ondeggiano tra la dilatazione visiva e la potenza drammaturgica della recitazione degli attori. Teatrale.

 

migliori film del 2017 7

Il cliente

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