Tra grandi esclusi e gradite sorprese, stilare la classifica dei migliori film del 2017 è stata una vera e propria impresa.

 

3) Jackie – Pablo Larrain

Dopo aver affrontato con sorprendente lucidità la questione storica ed il rimosso del proprio Paese di origine, il giovane regista cileno si cimenta con la Storia americana, raccontando attraverso gli occhi e le emozioni della first lady Jackie Kennedy i giorni seguenti l’assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy.

La questione politica resta però sullo sfondo, così come Bobby Kennedy (che cinque anni dopo andrà incontro alla stessa sorte) e Lyndon Johnson (il Presidente della guerra in Vietnam). La scena è invece tutta per Jackie (una straordinaria Natalie Portman), che organizza con meticolosa cura i funerali di Stato del defunto marito, concedendosi l’ultima passerella prima di abbandonare la Casa Bianca e tutto ciò che iconicamente rappresenta.

Jackie, con il suo incedere compassato, ha qualcosa da spartire con un altro grande film uscito in Italia l’anno prima, Paterson di Jim Jarmush, in particolare quando si avventura nel terreno incerto del senso della vita; che si intreccia con l’ennesimo tramonto del sogno americano. Senza dimenticare che, come ricorda Jackie rievocando il vissuto del defunto Presidente, “per un breve radioso istante c’è stata una Camelot”. Conferma.

 

migliori film del 2017 8

Jackie

 

2) Sieranevada – Cristi Puiu

Siamo a Bucarest tre giorni dopo l’attacco terroristico a Charlie Hebdo. Quaranta giorni dopo la morte del padre del dottor Lary, che raggiunge, insieme alla moglie, i propri familiari per la cerimonia commemorativa. Venticinque anni dopo l’esecuzione della sentenza di condanna a morte di Nicolae Ceausescu e moglie davanti alle televisioni di tutto il mondo. Finiva con lui una forma di comunismo che si basava su un dittatore che aveva fondato il suo potere dispotico su un odio nazionalistico nei confronti della Grande Madre URSS, portando la Romania ad uno stato di degrado assoluto, violando continuamente i diritti umani e provocando l’isolamento dal mondo occidentale.

Sieranevada si interroga su cosa sia ora la Romania e lo fa attraverso la famiglia, grazie alla tradizione che vuole che quaranta giorni dopo la cerimonia funebre familiari ed amici del defunto si riuniscano per commemorarlo.

Ceausescu e il suo folle regime sono come presenze oscure che aleggiano, neanche poi così in silenzio, in questo microcosmo ricco di menzogna.

È proprio su questi spettri e su queste ceneri che si erge il film, quasi tutto racchiuso e costretto tra le mura domestiche, con lo sguardo di Puiu, sempre presente, pronto ad osservare uno spaccato di società su cui non prende posizione, lasciando allo spettatore la facoltà di esprimere un giudizio. Mastodontico.

 

migliori film del 2017 9

Sieranavada

 

1) Una vita – Stéphan Brizé

Guy de Maupassant, Stéphan Brizé, un romanzo, un film e l’umile verità di Una vita, quella di Jeanne, figlia del barone di Le Perthuis e della baronessa Adelaide, condannata a passare l’intera esistenza nel castello di famiglia in Normandia e a subire impotente gli schiaffi del destino. Una vita, quindi, niente più. Una sequenza di eventi, drammi, disillusioni che Maupassant racconta con la distaccata evoluzione del romanzo ottocentesco.

Brizé, di fronte a questa prosa semplice, sceglie di usare il formato 4:3. I primi piani insistiti sul corpo e sullo sguardo di Jeanne, la luce naturale che opacizza il film e una penombra quasi sempre presente, intrappolano la protagonista dentro il quadro perfetto della Normandia di 1800.

“La vita non è mai così bella né così brutta come si crede”, scrive Maupassant alla fine del suo romanzo. Brizé chiude il film nello stesso identico modo, dopo aver cercato di rappresentare la semplice dimensione corporea dell’esistenza. Poetico.

 

migliori film del 2017 10

Una vita