L’estate sta giungendo al termine e questa domenica il Brunch in the Park si appresta a celebrare l’ultimo capitolo di una stagione lunga ed intensa, iniziata a fine giugno e che ci ha fatto ballare per ben 12 domeniche consecutive.

É tempo di fare bilanci e sicuramente quello del Brunch in the park non puó che essere di segno positivo. E non stiamo parlando solo di profitti, innegabili vista l’affluenza registrata durante tutta l’estate, ma anche del successo mediatico che ha avuto il festival e del livello artistico dei nomi di cui si é potuto avvalere in questa stagione. Se nelle precedenti edizioni gli artisti di forte richiamo internazionale erano solo due o tre, quest’anno la qualitá musicale si é alzata in maniera evidente raggiungendo alti standard durante ogni singolo evento.

Una delle chiavi del successo é sicuramente stata la capacitá degli organizzatori di creare un brand riconoscibile ed esportabile ad altre realtá Europee ed Internazionali.

Chiunque sia venuto in vacanza a Barcellona durante l’estate ha passato una domenica ai giardini Joan Brossa segno che il festival, per la sua notorietá ha da tempo superato i confini nazionali.

Per quest’ultimo appuntamento ci faranno visita due artisti con un’esperienza ed un successo decennale alle spalle.

Il primo Radio Slave aka Mattew Edwards, dj e produttore britannico di Brighton cofondatore dell’etichetta londinese Rekid; comincia la sua carriera nel 1992 per poi affermarsi a fine anni novanta come resident del leggendario Ministry of Sound di Londra. Attualmente fa la spola tra Berlino e Parigi con la serata Rekids club nights rispettivamente al Panorama Bar e al Rex Club. Ci aspettiamo un grande set da un artista con un bagaglio musicale come il suo.

 

Brunch in the park 1

 

A seguire sará la volta di Dubfire, anche lui dj e produttore americano di origine iraniana, cresciuto a Washigton DC. All’anagrafe Ali Shirazinia raggiunge la fama internazionale con quello che fu il suo primo progetto, il duo Deep Dish, 4 volte candidato e vincitore di un Grammy, autore di acclamati pezzi dance, remix di brani eclettici che svariavano tra il pop, rock e l’elettronica. La successiva fine della collaborazione Deep Dish e il passaggio alla carriera solista con il progetto Dubfire non é stato cosí facile come racconta lui stesso in molte sue interviste. Il mondo della techno non é cosí aperto e benevolo come sembra e il passaggio dell’artista dal sound progressive house che caratterizzava i Deep Dish alla minimal tecnho di Dubfire non é stato visto di buon grado dagli addetti ai lavori che l’hanno visto piú che altro come una mossa di convenienza. Ma questa storia appartiene al passato e la perseveranza oltre che alle indubbie doti artistiche di Dubfire lo hanno portato alla consacrazione di cui gode oggi grazie ai vari riconoscimenti ricevuti dalle piú importanti riviste di musica elettronica oltre che all’onore che spetta a pochi eletti di aver prodotto un essential mix per BBC1 di cui vi consigliamo l’ascolto.

 

 

Anche questo weekend dunque  le premesse per una grande domenica ci sono tutte. E per un Brunch-in the park che in terra catalana finisce e che si rivedrá probabilmente solo a partire dalla primavera del 2017 ce n’é uno che prende il via in formato ridotto nella capitale. Madrid ospiterá infatti 4 eventi dal 18 settembre al 9 ottobre. Stay tuned!

 

Parole di 

Jacopo Duratti