L'avventura di Go Dugong al secolo Giulio Fonseca, parte dalla provincia e arriva nella grande città di Milano

L’Italia, l’Europa e il mondo metaforicamente raccolti in un giro di tram, come se i capolinea fossero i poli e i binari gli incroci di paralleli e meridiani. Un giro del mondo a sedere guardando fuori dal finestrino, osservando lo spettacolo variopinto offerto dalla metropoli che si fa declinazione e palcoscenico di lingue, usi, costumi e suoni diversi. L’avventura di Go Dugong, al secolo Giulio Fonseca, parte dalla provincia e arriva nella grande città di Milano; lì produce una manciata di Ep e poi il primo album, un bellissimo inno all’amore dal titolo “A Love Explosion“. Ma come andare oltre? Come abbattere le barriere? Semplice, ci si fa un giro in tram ma non su un tram qualsiasi, si prende la linea Novanta, quella che in 7 kilometri e 919 metri attraversa la gran parte dei quartieri periferici della metropoli lombarda. È così che Go Dugong si ispira e concepisce una circumnavigazione del globo fatta di 24 fermate da ascoltare con piacere, battendo i piedi, ballando ma anche curiosando con l’orecchio fra i suoni, i campioni e i beat che pulsano fra i suoi solchi. Giulio chiama a raccolta un esercito dalle mille bandiere: c’è il Brasile dell’Mc Tio Scooby, la Turchia di Tankurt Manas e il clash culturale di Rayna, giovanissima vocalist fiorentina ma di origini brasiliane e slave che canta in italiano, inglese, spagnolo e portoghese. Cosa c’è di più Novanta di questo?

 

 

La forza di questo disco è proprio la sua caratteristica più ovvia, quella della multiculturalità, che conferisce a tutto il lavoro la freschezza necessaria affinchè ad un primo ascolto debba necessariamente seguirne un secondo. Le coordinate che segue il tram sono chiare, sono quelle che portano dall’hip-hop all’elettronica, dal beat-making al rap, ma se nel mezzo ci metti almeno 4 lingue diverse e chissà quante migliaia di vinili, il viaggio diventa così colorato che è impossibile non voler timbrare il biglietto. In questo lavoro Giulio riesce anche nel contornarsi del meglio dell’italia musicale: c’è Biga (“il miglior dj italiano che io abbia mai visto”), c’è Millelemmi e il suo flow urbano e virtuoso, c’è Godblesscomputers che torna alle sue origini e contribuisce scratchando, ma la lista non finirebbe qua. Tanto per quadrare il cerchio la copertina viene affidata all’illustratore italo-franco-olandese Jonathan Tegelaars che traduce il mondo di Novanta in visi, mani, forme e colori diversi ma complementari, apparentemente confusionari ma perfettamente orchestrati, come gli universi sonori del disco. Per declinare Novanta dal vivo Go Dugong si affida ad un’intera band che Venerdì 22 salirà sul palco del Combo di Firenze per una grande serata, un release party come si dice in gergo, dal sapore di grande festa colorata, di carnevale musicale con un totale di 14 artisti sul palco e 6 ore di musica. Insieme al nostro eroe anche la cumbia dei sud-americani Mambo Kids e il djset del vulcanico e già citato Biga. Per tutte le informazioni, clicca qui, troverai anche il numero di telefono da chiamare per assicurarti un biglietto in lista “ilCartello”. E poi dite che non vi vogliamo bene.

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