I Migliori Album del 2015

(o forse no)

22 dicembre 2015 - Redazione

Ecco i 10 migliori album del 2015. O forse no.

6 – Verdena – Endkadenz Vol.1

Filippo Santini

Perfetta schizofrenia satura, rabbiosa, epica e sognante allo stesso tempo. Naturalmente bellissima. Questo e molto altro è “Endkadenz Vol.1” dei Verdena. Puzzle da sola vale tutto l’album e rappresenta un nuovo modo di strutturare una canzone e un nuovo modo di mischiare suoni acustici a distorsioni a paletta; “Sci Desertico” è una vera sorpresa electro-rock con falsetti ipnotici, poi ancora “Ho una fissa”, e soprattutto “Nevischio” e “Contro la ragione”. Questi ultimi due pezzi, in cui sono chiarissimi i riferimenti ai Flaming Lips e al Battisti di Anima Latina, rappresentano la massima espressione della produzione verdeniana. Smettiamola di dire che Alberto Ferrari non scriva bei testi solo perché non va da A a B a C, quelle di Endkadenz Vol.1 sono tutte belle poesie.

7 – Girl Band – Holding Hands With Jamie

Daniele Minucci

Dio benedica Rough Trade. Perchè? Perché in un 2015 vagamente soporifero, l’etichetta britannica piazza l’unica uscita che riesca a trasportare l’ascoltatore in un totale furore punk. Non solo, il tutto in soli 38 minuti, quelli di “Holding Hands With Jamie”, album d’esordio di un vero e proprio squarcio nel panorama musicale. I Girl Band uniscono l’industrial all’hardcore, il (post) punk al noise, suonando come una vera e propria novità. Una novità violenta e travolgente che aspettavamo da anni.

8 – Hunee – Hunch Music

Matteo Cantelli – Digital Love

Uno dei pochi nomi che è riuscito a innalzarsi tra la miriade di uscite elettroniche o da dancefloor è indubbiamente il produttore olandese Hunee. Il suo album “Hunch Music” uscito per Rush Hour Recordings è una delle belle sorprese del 2015. Fino ad oggi lo conoscevamo per i suoi dj-set eclettici, ma il suo primo album è un viaggio attraverso la sua house music più intima e divertente. Consigliatissimo!!!

9 – Chelsea Wolfe – Abyss

Daniele Minucci

Preparatevi a cadere nell’abisso perché proprio di questo tratta il nuovo album di Chelsea Wolfe: una caduta nell’oscurità musicale, un buio totale che avvolge con le sue sonorità. La cantautrice statunitense scrive l’album della maturità aggirandosi attraverso romantici territori goth; poesia e sofferenza grondano dalle note di un album che non perde per un solo secondo il suo pathos, volgendo verso un noise che è quasi doom, regalandoci almeno 3 canzoni destinate a divenire veri e propri classici del futuro. Viaggio al termine della notte.

10 – Mini Mansions – The Great Pretenders

Filippo Santini

“The Great Pretenders” diventerà una pietra miliare della musica internazionale, se ne sono accorti Brian Wilson e Alex Turner che fanno la loro comparsa in due pezzi di questo bellissimo Lp. “Any Emotions” sfoggia un giro di basso dalla carica impareggiabile, da far tremare le ginocchia. Da segnalare anche la opening track “Freakout!”, la bellissima “Heart Of Stone”, e la strambissima “Death Is A Girl” con tanto di strambissimo video in stile Wes Anderson.