Abbiamo incontrato gli artisti italiani presenti al Primavera Pro 2016 per raccontarvi il Primavera all'italiana.
Il Primavera Sound non è soltanto il festival dei grandi nomi, dei grandi djs e delle folle oceaniche: il Primavera Sound è anche il Primavera Pro, un calendario di appuntamenti per addetti al settore – ma non solo – che prevede conferenze sul music business, incontri, gli immancabili workshop e, soprattutto, concerti. È l’occasione per quegli artisti esordienti selzionati di esibirsi in orario diurno nella fantastica cornice del CCCB – Centro per le Arti Contemporanee di Barcellona davanti ad un pubblico di professionisti della musica per creare connessioni, contatti e allargare il proprio profilo di artisti, approfittando poi delle esibizioni sul palco NightPro in sede del vero e proprio festival, al famigerato Parc del Fòrum!
Abbiamo così incontrato Matilde Davoli, Altre di B, C+C=Maxigross e i Sycamore Age ovvero i musicisti italiani presenti al PrimaveraPro; ne abbiamo approfittato per farsi dire da loro che aria si respira al festival, che tipo di esperienza sia e, per una volta, avere uno sguardo che dal backstage guardi verso il pubblico e non viceversa.
Ragazzi, anzitutto, com’è andato questo Primavera Sound?
Matilde Davoli: benissimo, un’esperienza pazzesca ben al di sopra delle mie aspettative, sia a livello organizzativo che tecnico: i palchi hanno una qualità del suono è eccezionale!
C+C=Maxigross: Esperienza incredibile, ancora meglio della prima volta (2014)! È stata una settimana fittissima di stimoli, stancante ma che ci ha arricchito tantissimo. E pare che abbiamo fatto dei bei concerti, almeno così ci dicono. Noi ci siamo divertiti assai!
Altre di B: si anche per noi è stata un’esperienza clamorosa, si avverte un’attenzione e un amore verso i musicisti che ti mettono in grado di dare il meglio di te.
Sycamore Age: molto bene, siamo contentissimi anche perchè non sapevamo bene cosa aspettarsi, anche noi dobbiamo sottolineare quanto l’organizzazione sia impeccabile, abbiamo fatto un show senza fare il soundcheck e il suono sul palco era già perfetto!
Al netto dei vostri vari impegni sul palco, fra show diurni e notturni, c’è stato il modo e lo spazio per parlare con gli altri musicisti? E che aria tira nei backstage di Primavera?
Matilde Davoli: si soprattutto nel backstage del Forum durante gli spettacoli serali, perchè le time-table sono un attimo più rilassate, mentre al DayPro (gli spettacoli diurni ndr) ci hanno portati al palco e fatto lo show ci hanno subito caricati di nuovo sul van, sono svizzeri non sono spagnoli! (ride ndr)
C+C=Maxigross: Tutto molto rilassato e superorganizzato…No stress ma solo comfort.
Altre di B: si fra musicisti c’è molta condivisione e voglia di far uscire il proprio sound raccontandosi vicendevolmente, conosci gente da tutto il mondo ricevendo un sacco di stimoli!
Sycamore Age: a volte i tempi sono un po’ stretti, è un festival davvero gigantesco, ci chiediamo come possano organizzarlo così bene!
Siete riusciti a sentire qualche concerto? Cosa vi ha colpito di più?
Matilde Davoli: volevo tanto vederei Tortoise ma non ci sono riuscita, però ho visto un concerto a cui tenevo tantissimo, ovvero i Cavern of Anti-matter che è il nuovo progetto di Tim Gane ex-Stereolab.
C+C=Maxigross: Mbongwana Star in primis. Poi Pj Harvey perfetta, Boredoms ultraterreni e Selda Bagcan senza tempo. Brian Wilson strano ma profondo.
Altre di B: noi ci siamo divertiti tantissimo con gli LCD Soundsystem, che suonavano ad un livello clamoroso, in particolare basso e batteria sembravano delle macchine!
Sycamore Age: Si certo, in particolare le Savages, un concerto che per forza emotiva raramente riesci a vedere oggi giorno, anche in confronto agli altri grandi nomi del festival! Poi Kamasi Washington ci ha davvero impressionati.
Diamo appuntamento a Matilde Davoli per il suo show del 29 giugno all’OFF bar di Firenze, dove il Cartello sta preparando una speciale installazione video di cui non vi anticipiamo nulla ma che la stessa Matilde ha commentato con un…”bellissimo!”