Afterhours- hai paura del buio (1997) Il gruppo di Manuel Agnelli sforna un vero e proprio capolavoro, dando linfa vitale al rock italiano, dividendosi tra alt-rock e grunge. Forse il miglior album che una band italiana abbia concepito. Voto: 7
Air- moon safari (1998) Il duo francese porta l’elettro pop ai massimi livelli, unendo i Kraftwerk ai Pink Floyd, con un tocco moderno. Una vera passeggiata sulla luna. Alieni. Voto: 8
Beastie boys- check your head(1992) 7, ILL communication(1994) 7.5, hello nasty (1998) 7 Partono dal punk incazzato per arrivare all’hip hop. Paladini del genere.
Beck- golden feelings (1993) 7, stereopathetic soulmanure (1994) 7, mellow gold (1994) 8.5, one foot in the grave (1995) 6.5, odelay (1996) 8, mutations (1998) 6.5, midnite vultures (1999) 7 Ha rivoluzionato la figura del cantautore unendo ogni tipo di genere, partendo dal lo-fi fino ad un post rock di matrice elettronica unito al country, al blues, al folk, all’hip-hop, ecc. Genio.
Bjork- debut (1993) 8, post (1995) 8, homogenic (1997) 8 Probabilmente il più grande talento femminile degli ultimi 30-40 anni. Cos’altro aggiungere?
Blur- blur (1997) I Blur, a differenza dei tanti odiati Oasis, loro antagonisti secondo la selezione naturale dei critici, dimostrano di saper fare musica vera e di poter uscire dai canoni del caramelloso e ruffiano brit-pop, unendo lontani richiami grunge (Song 2) sino al più sofisticato post rock di Essex Dogs. Camaleontici. Voto: 7.5
Bran van 3000- glee (1998) Chi si dimenticherà mai di Drinking In LA? La loro rock-house è divenuta ormai un simbolo degli anni 90. Voto: 7.5
Bruce Springsteen- Philadelphia ost (1995) Nel 1995 il vecchio Bruce vinse l’Oscar grazie alla colonna sonora del film Philadelphia. Una sola canzone, Streets of Philadelphia, uno dei singoli più belli e commoventi del decennio. Voto: 8
Chemical brothers- exit planet dust (1995) 7, dig your own hole (1997) 6.5, surrender (1999) 7.5. Cosa dire? Il duo più conosciuto della musica elettronica, probabilmente il più geniale, il gruppo che ha portato il genere agli occhi di tutto il mondo.
Cranberries- no need to argue (1994) In un best of degli anni 90 la loro presenza è obbligatoria. Zombie è uno degli inni dell’epoca. Voto: 7.5
Cure- wish (1992) Con i grandi capolavori ormai alle spalle, i Cure escono con un album piacevole, influenzato dalle sonorità shoegaze. Voto: 6.5
Daft punk- homework (1997) La disco retrò alla conquista del mondo. Around the World. Un classico. Voto: 7,5
David Bowie- outside (1995)7, earthling (1997) 7.5 Su David è già stato detto tutto (o quasi). Nonostante tutto questi sono due album da riscoprire, ingiustamente passati inosservati nella mastodontica discografia del duca bianco. Ps- Little Wonder (da Earthling) è nella mia top 5 personale di David. Infamatemi pure.
Fabrizio De Andrè- Le nuvole (1990) 6.5, Anime salve (1996) 7.5 Il sommo poeta della musica italiana continua a produrre emozioni, sino alla fine.
Depeche Mode-violator (1990) 7.5, ultra (1997) 7.5. Anche qui riceverò molte offese, probabilmente, ma Ultra è l’album più sottovalutato dei Depeche, forse il migliore. Forse.
Dj Shadow- endtroducing (1996). Una collezione di vinili infinita e genialità ai piatti. Una ricetta che ha fatto di Dj Shadow uno dei dj più importanti (e influenti) al mondo. Voto 7,5
Fatboy Slim-better living through chemistry (1996) 7, you’ve come a long way baby (1998) 7.5 L’inventore della big beat, ha fatto più lui con 2 album che intere generazioni di dj. Avvicinando la figura del disc jokey a Dio.
Jeff Buckley- grace (1994) 8, sketches for my sweetheart the drunk (1998) 7.5 Uno dei più commoventi cantautori degli anni ’90, il più delicato, nostalgico. Una voce angelica, purtroppo colpita dalla stessa sfortuna che ha perseguitato anche il padre (un certo Tim Buckley).
Lou Reed & John Cale -song for drella (1990). Il duo leggendario si riunisce dopo tanti anni sfornando una piccola gemma, un capolavoro nostalgico che fa tornare la mente indietro nel tempo. Voto: 8
Manu Chao- clandestino (1998) Manu Chao, il clandestino della musica, in fuga continua verso l’industria che tentava di inglobarlo, ci trascina in un viaggio tra marijuana e donne messicane. Voto: 7
Massive Attack- blue lines (1991) 8, protection (1994) 8.5, mezzanine (1998) 8.5 I creatori del trip hop, geni e cantori delle tensioni di fine millennio, istrionici musicisti capaci di spaziare dalla dub all’elettronica. Difatti il trip hop è il genere del pastiche, è un genere meticcio, bastardo, che unisce cinquant’anni di musica. Monumentali.
Moby- play (1999) Il dj americano, lancia una sequenza pazzesca di hit con questo album manifesto della musica chill, un ambient spinta e ibrida, fusa ad house ed elettronica. Voto: 7
Mogwai- ten rapid (1997) 7.5, young team (1997) 8, come on die young (1999) 8 Figli del noise, lo scompongono, lo ricompongono e poi lo sputano fuori dalle loro folli menti,creando un post-noise rock strumentale come mai è stato fatto.
Morcheeba- big calm (1998) Trip hop, chillout, ambient. Il gruppo inglese unisce i generi dando vita a qualcosa che viene suggerito anche dal titolo dell’album. Una calma infinita. Voto: 7
Mr. Oizo- analog worms attack (1999) Il più grande disco di musica elettronica della storia. Punto. Voto: 8
Nick Cave- the good son (1990) Tra sacro e profano, tra luci e ombre, il cantautore australiano conquista con le sue ballate fatte di dolore e di ferite. Voto: 8
Nine Inch Nails- the downward spiral (1994) Simboli del nichilismo, dell’autodistruzione, i NIN scrivono la storia dell’industrial con questo capolavoro. Voto: 8
Nirvana- nevermind (1991) 8, in utero (1993) 8,5, mtv unplugged (1994) 8.5.Quando dici anni ’90 pensi ai Nirvana. La loro musica è entrata nell’immaginario collettivo, innalzando Kurt Cobain a portavoce di una generazione intera, quella generazione x appena uscita dai larghi sorrisi degli anni ’80 che si è ritrovata improvvisamente depressa e rabbiosa, tra le macerie di un mondo ormai in malora. Storia della musica.
Pearl Jam- ten ( 1991) La parte più soft e intimista del grunge, quella dall’anima più rock e meno punk. Voto: 7
Pixies- trompe le monde (1991) A riascoltarlo oggi si scopre che Trompe le Monde è un album maledettamente sopravvalutato. Le atmosfere oniriche e sognanti ci portano in un mondo strambo e personale, quello dei Pixies. Voto: 7,5
Pj Harvey- dry (1992) Erede per qualità vocali e attitudine punk di Patti Smith, Pj Harvey dimostra di essere una delle grande cantautrici della sua generazione. Voto:7.5
Portishead- portishead (1994) 8.5,dummy (1997) 8,5 La belle époque del trip hop riassunta in due album. Due capolavori senza tempo.
Prodigy- music for the jilted generation (1994)6, the fat of the land (1997) 7Tra techno, dance e punk, i Prodigy hanno fatto ballare generazioni intere.
Radiohead- pablo honey (1993) 6.5, the bends (1995) 7, ok computer (1997) 9 Una vera e propria enciclopedia musicale, ecco cosa sono i Radiohead. Ogni loro album, ogni loro canzone è come ascoltare la storia intera della musica, partendo dai Beatles per passare dai Jesus And Mary Chain, The Smiths e dai Rem. Ok Computer (il loro White Album) è un capolavoro, uno dei migliori 10 album del decennio (prevalentemente grazie a Paranoid Android, il punto di svolta della loro carriera, una canzone che deve entrare di diritto tra le migliori di sempre).
Rage Against the Machine- rage against the machine ( 1992) Incazzati e ribelli come la generazione che rappresentano, i Ratm sono rap, sono metal, sono funk-rock, sono hard rock. Infiammabili. Voto: 7,5
Red hot Chili Peppers- blood sugar sex magik ( 1991) Tra i pioneri di quello scritto sopra per i RATM. Voto: 7
REM- out of time (1991) 8, automatic for the people (1992) 8.5, monster (1994) 7, new adventures in Hi-Fi8 (1996) 8 Un’altra delle impronte indelebili dei 90’s. Il mandolino di Losing My Religion, la nostalgia di Everybody Hurts, la poesia di E-bow the Letter. Contenitori di ricordi.
Sigur ros- agaetis byrjun (1999) Quasi indescrivibili. Dream pop, post rock, shoegaze, gli Sigur Ros, a fine decennio, riassumono e rinnovano quello che è stato. Voto: 8
Smashing Pumpkins-siamese dream(1993)7.5, mellon collie and the infinite sadness(1995) 8,5, adore (1998) 7.5 Nostalgici come i ricordi, uniscono il lato maledetto dei 90’s (quello depresso e grunge) a una lucentezza pop. Mellon collie è un capolavoro di dimensioni monumentali.
Soundgarden- superunknown (1994) Tra i massimi espositori del grunge, colpiscono anche grazie alla voce fantastica del frontman Chris Cornell. Voto: 7
Tricky- maxinquaye (1996) 8.5, nearly god (1996)7.5, pre-millennium tension (1996) 7.5, angels with dirty faces (1998) 7.5, juxtapose (1999) 7.5Il geniaccio del trip hop (ex membro dei Massive Attack) ammalia con le sue atmosfere, divise tra le strade del ghetto e paesaggi onirici.
Underworld- Dubnobasswithmyheadman (1993), born slippy.NUXX (1996)Le parole Trainspotting e Born Slippy vi dicono nulla?
UNKLE- psyence fiction (1998) Hip Hop, elettronica, post rock, trip hop. Psyence Fiction è un classico di fine millennio che ha aperto la strada a molta musica futura.
U2 – achtung baby (1991)8, zooropa (1993) 8 Se possibile recuperate i live di entrambi gli album. Spettacolari.