Quella dei Radiohead è stata una carriera in costante evoluzione. Ecco la nostra guida per comprenderne i punti cruciali.

 Weird Fishes/Arpeggi (In Rainbows, 2007)

In Rainbows segna la fine del rapporto tra la band e la Parlophone e l’inizio del controverso – ma strategico – rapporto tra i Radiohead ed il web. Il pay-what-you-want download adottato per la vendita del disco si rivela un successo, soprattutto in Italia (e chi l’avrebbe mai detto?). La scelta del pezzo è stata a dir poco ardua, data la percentuale di “chicche” contenute nell’album. Va ascoltato tutto, c’è poco da fare.

 

 

Ascolta anche: In Rainbows 2 (bonus disc)

 

 Lotus Flower (The King Of Limbs, 2011)

Si apre un’altra ennesima era per i Radiohead. Dopo quattro anni la pettinatura di Thom è cambiata, sì, ma non solo quella. TKOL viene definito dallo stesso frontman come un’espressione di sregolatezza e cambiamento della band. Lotus Flower è il pezzo più orecchiabile del disco nonché la colonna sonora del video in cui Yorke ha deciso di lasciarsi andare ad un ballo bizzarro e sincopato. Innumerevoli le parodie che hanno invaso il web.

 

 

Ascolta anche: Separator e Little By Little

 

 Daydreaming (A Moon Shaped Pool, 2016)

AMSP arriva all’improvviso, dopo tanti rumours e nessuna intervista ufficiale nei mesi precedenti. Seppur meno ostico di TKOL e decisamente più omogeneo, il nono lavoro dei Radiohead contiene pezzi composti in momenti diversi della loro carriera. True Love Waits, eseguita spesso dal vivo negli ultimi anni, risale addirittura al 1995, mentre Burn The Witch e Present Tense rispettivamente al 2000 e al 2008. Daydreaming è un prezioso ritratto dei Radiohead attuali: il pianoforte, il testo introspettivo, gli archi uniti agli elementi elettronici. Un’atmosfera eterea.

 

 

 Ascolta anche: Burn The Witch, Glass Eyes e True Love Waits

 

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