Il 7/10 a Bologna inizia il Robot Festival 2015,viaggio al centro del panorama elettronico internazionale.Qui un breve excursus del programma.
Questa settimana a Bologna torna il roBOt Festival giunto quest’anno alla sua ottava edizione. Il programma del roBOt Festival ha tutte le carte in regola per confermare questo evento come uno dei viaggi più interessante e da non perdere all’interno del panorama della musica elettronica internazionale.
roBOt Festival 2015
Il weekend si svilupperà in una sorta di viaggio nel tempo partendo dall’antico – e centralissimo – Palazzo Renzi per arrivare fino alla moderna ed enorme Bologna Fiere; in mezzo a questo tragitto abbiamo scelto per voi alcuni artisti che ci piacciono veramente tanto e che siamo curiosi di scoprire, vedere e ballare.
Jozef Van Wissem
Cominciamo con un nome eccellente, fra i tanti proposti dall’eclettico programma del roBOt, che ci porta direttamente in Olanda: Jozef Van Wissem che non solo ha firmato la colonna sonora di ‘Solo gli Amanti Sopravvivono‘ di Jim Jarmusch, ma è anche uno stimato musicista contemporaneo nonchè studioso del liuto e della scrittura musicale medioevale. Sarà lui ad aprire le danze esibendosi a Palazzo Renzi nella notte di Mercoledì, cornice perfetta per ascoltare le sue composizioni minimaliste.
Seven Davis Jr
Cambiando un po’ stile e andando su cose che non è ovvio trovare in un contesto come quello del roBOt, la serata del giovedi offre Seven Davis Jr, su etichetta Ninja Tunes in mood da good-vibes-music. Arriva dalla lontana città di Houston, Texas, USA sebbene non proponga il classco southern Hip Hop sound, prediligendo invece un esplosivo cosmic funk jazz futuristico, difficile da definire però facile da ballare.
Chevel
Da Treviso, quindi ‘fatto in casa’, ma da non perdere in alcun modo, arriva Chevel e i suoi ipnotici ritmi techno. Già da un paio d’anni il ragazzo sta letteralmente spaccando tutto ed è appena uscito il suo terzo album dal titolo ‘Blurse’ per l’etichetta berlinese Stroboscopic Artefacts guidata dal label boss italiano, ma residente in Berlino, Luca Mortellaro aka Lucy. Tra l’altro Chevel ha appena girato uno stratosferico guest spot per NTS a Londra in occasione di uno show con il boss di Whities label, Nic Tasker, oltre ad essere una presenza gradita in consolle al Berghain…le prospettive sono quelle di tirare giù Palazzo Renzi dando vita ad uno dei momenti top del Festival. Don’t miss it.
Snow In Mexico
Variando ancora una volta stile musicale ecco gli Snow In Mexico, due ragazzi di Roma, in cartellone sempre giovedi sera, che suonano come una sorta di Washed Out italiani, molto ambient, shoegaze-dream pop, che siamo assolutamente curiosi di vedere live.
Alessandro Cortini
Venerdi sera ci regala un set Alessandro Cortini, forlivese che da anni vive in America dove ha elaborato il suo industrial synth rock. Cortini è un membro permanente dei Nine Inch Nails di Trent Reznor, oltre ad aver collaborato con gente del calibro di Ladytron e Muse.
Koreless
Vi segnaliamo anche un nome sempre più forte e mind-blowing, il giovanissimo di casa Young Turks records Koreless. Opening act per Caribou nel suo tour mondiale e forte di un live set straordinaro al Sònar Barcelona, Koreless è assolutamente uno dei nomi da non perdere nella giornata di venerdì.
Yakamoto Kotzuga e John Talabot
Per chuidere l’ultima notte niente di meglio che il set di Yakamoto Kotzuga per un po’ di beats al di là della techno, mentre per finire veramente in bellezza, con quello che è probabilmente il set del weekend, a Bologna Fiere arriva il boss di Hivern Records, Mr John Talabot. Il viaggio balearico che tutti vogliamo fare.
Info – roBOt Festival