Siamo stati al Maker Faire di Roma. Ecco le innovazioni che ci hanno più stupito.

 

1 – ONO 3D – La prima stampante 3D per smartphone

La prima stampante 3D per smartphone. È in fase di produzione, mi dicono i responsabili di ONO, questo il nome del progetto e del vistosissimo stand dedicato a questo dispositivo. Ancora poche settimane e con un centinaio di euro potrete portarvela a casa. Funziona grazie a tre elementi fondamentali: la app da scaricare, la resina e il box di modellazione. La luce emessa dallo schermo del cellulare fa sì che la resina si modelli all’interno del box. La app specifica quanta resina versare e poi si aspetta che lo smartphone, impostato in modalità aereo, contribuisca a modellare il disegno 3D scelto dall’utente. I tempi non sono brevissimi, un’ora di attesa per ogni cm in verticale dell’oggetto da riprodurre, ma stiamo comunque parlando di creare forme a partire dallo schermo dello smartphone. Nella app si trova una library con alcuni modelli predisposti, ma attraverso i programmi dedicati si può creare qualsiasi tipo di oggetto. Non solo, grazie a ONO si potrà inviare i “3D message”, vale a dire un file di un modello 3D che verrà svelato al destinatario soltanto una volta finita la stampa. Mi spiegano che il loro target fondamentale saranno le scuole, per avvicinare i ragazzi alla tecnologia della stampa 3D, ma non ne vorreste una anche voi?

 

 Maker Faire 5

 

 

Alcune note sull’organizzazione

La cosa che un po’ lascia perplessi dell’organizzazione di questo evento è l’assenza quantomeno apparente di un sistema di trasporto pubblico o convenzionato da e verso il centro di Roma. Arrivando a Termini nelle prime ore del mattino, sarete obbligati ad un viaggio di un’altra ora e mezzo tra lunghi tratti a piedi e treni per arrivare alla Fiera di Roma. Tutti i visitatori si sono spostati con la propria auto, intasando di fatto il raccordo di rientro verso la capitale al momento della chiusura. Ben allestita invece la componente dedicata al cibo e al ristoro, con uno snack bar dentro ogni padiglione e numerosi street fooder fuori nelle aree esterne.

 

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