Dopo Londra viene Amsterdam. Almeno per l’italiano stufo delle italiche inefficienze, presunto cervello in fuga oppure semplicemente in cerca di avventura non meglio specificata, la capitale Olandese è sempre tra le mete più gettonate. Se stai seriamente pensando di venire a vivere ad Amsterdam, ci sono alcune cose che devi sapere.

Amsterdam ti accoglierà a braccia aperte, tranquillo. Non a caso rappresenta un piccolo miracolo di integrazione, un posto dove persone da ogni parte del mondo convivono in relativa armonia. Nonostante i luoghi comuni su prostituzione e droghe, Amsterdam è una città spaventosamente a misura d’uomo: piccola e accogliente, non ci vorrà molto perché tu ti senta a casa. Detto questo, il Red Light District e la via dei Coffeeshop valgono il prezzo del biglietto: non vedrai mai niente di simile in nessun’altra parte del mondo. Compresa la quantità abnorme di irlandesi ubriachi. E italiani, tanti tanti italiani.

 

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Le house boat possono essere una buona idea per vivere ad Amsterdam?

 

Il centro di Amsterdam ti farà venire le vertigini. Lo splendore del Secolo D’oro, quando questa città possedeva il più importante porto del mondo, lo incontri ad ogni angolo di strada. Dalla coloratissima Joordan col suo mercato dei fiori al maestoso quartiere dei musei, dallo sballo notturno di Leidseplein ai mercati alimentari di De Pijp, dagli innumerevoli parchi alle case stortissime, più storte degli irlandesi ubriachi. E la meravigliosa baia centrale con le sue houseboat, dove puoi trovare una discreta dose di umanità non convenzionale – e dove ho il culo di vivere!

Ecco, cercare casa sarà la prima vera sfida. La domanda è altissima e l’offerta bassa, dato che c’è di gran lunga più acqua che case. Risultato: i prezzi ti faranno venire improvvisamente voglia di ripiegare su La Spezia. Allontanandosi dal centro i prezzi ovviamente scendono, ma non più di tanto: raramente si va sotto i 500 euro al mese per una singola. Non abbandonate troppo alla svelta l’idea di vivere in centro: i mezzi pubblici sono super efficienti ma molto costosi, in più 16 chilometri in bici ogni giorno sotto la pioggia sono la strada maestra per l’orchite.

 

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Vivere ad Amsterdam significa anche questo

 

A questo proposito, il clima olandese d’inverno rasenta la tortura fisica per un mediterraneo, inutile nasconderlo. Il sole è una palla giallognola che fa capolino due volte al mese, giusto per timbrare il cartellino. Se resisterai fino all’arrivo della primavera verrai però ampiamente ripagato. I canali si tingono di blu, le strade e i 1200 ponti si vestono di verde: passare le giornate tra cafè e birrerie, con olandesi che parlano una lingua che fa assomigliare il tedesco a una ninna nanna, sarà bellissimo.

Lingua a parte gli olandesi sono un popolo sorprendente. Capaci di atti di anticonformismo per noi spesso impensabili (raramente hanno una macchina più eccentrica di una Skoda), sono altrettanti precisi e pignoli. Uno che studia con me ha comprato i regali di Natale il 24 ottobre, casomai non avesse tempo. Così per dire. Persone cordialissime e educate, sono capaci di spintonarti e farti sfracellare per terra se ti avventuri con la bici fuori dalla ciclabile. O di scambiare il lago di Garda per il mare, ma lasciamo stare. Ecco, comprati subito una bici ovviamente, ti cambia la vita. Nelle corsie riservate alle macchine regna un ordine mitteleuropeo, mentre avventurarsi da pedone nelle ciclabili equivale a morte certa. A proposito, potete tranquillamente scorrazzare in motorino in due senza casco, ma se andate senza luci nella bici sono 60 euro. 

Insomma, se sei un sentimentale questa città ti offrirà la vita più rilassata che si possa pretendere da una capitale e gli scorci romantici che solo il Nord del mondo può dare. Se invece sei un viveur… allora sei nel paese dei balocchi. La birra scorre a fiumi e le ragazze sono bellissime. Che tu sia uomo o donna, in ogni caso, sappi che se sei sotto il metro e ottanta dovrai abituarti a guardare gli olandesi dal basso verso l’alto. Loro dicono che i più bassi sono affogati. Vabbè. Se sei un amante della musica sei in paradiso: i festival sono innumerevoli (specialmente di elettronica), i locali di musica dal vivo sono pieni di gente e puoi jammare in giro per strada quando e come vuoi. 

 

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Come vivere ad Amsterdam senza aver mai visto il quartiere a luci rosse?

 

Specialmente se sei uno studente ti farai affascinare: la vita universitaria è divertente e selvaggia come te la immagini, ma dovrai fare tesoro del poco tempo libero che ti lasceranno. Per gli olandesi non sei uno studente, ma un investimento, e come tale ti trattano. Se arrivi in cerca di lavoro sarà più facile trovare casa (gli studenti vengono quasi sempre relegati nelle residenze, spesso lontane dal centro), e le offerte di lavoro non mancano. Qua manco usano la tovaglia, come italiano puoi certamente dire la tua almeno nella ristorazione.

Quanto al cibo, rassegnati. Le patatine fritte sono spettacolari e puoi trovare cibo etnico di ogni tipo. Per il resto ti renderai conto di essere uno stomaco in fuga, più che un cervello. D’altronde vivere all’estero ti farà capire che hai molte più cose in comune di quanto pensassi con il tanto vituperato italiano medio.

C’è una scritta a Joordan (ex quartiere operaio ed oggi uno dei posti più belli in cui potrai mai vivere): “Amsterdam Loves You” con tanto di faccina sorridente. Questa città è come l’occhiolino del nonno al nipote sveglio. Lasciati alle spalle i luoghi comuni e prova a viverla: vivere ad Amsterdam è hipster, Amsterdam è elegante, Amsterdam è fricchettona, Amsterdam è selvaggia, Amsterdam è borghese. Amsterdam ti lascia completamente libero, e scoprire cosa fare con la libertà sarà la cosa più difficile e più bella. Ecco, a proposito di italiano medio e luoghi comuni: ho quasi citato Vasco.