La nuova serie tv su Sky Atlantic.

Prendete il gusto di Martin Scorsese, il ritmo di Mick Jagger, frullate il tutto insieme (sì, frullate, perché di un tornado stiamo parlando), servitelo nello spazio di New York e nel tempo degli anni ’70: quello che verrà fuori è Vinyl, la nuova serie tv ideata da Martin Scorsese e Terence Winter (I Soprano e The Wolf of Wall Street) di cui Jagger è produttore esecutivo.

Scorsese dirige anche il primo episodio, serve altro?
È adrenalina allo stato puro: sesso, droga, rock and roll, e ancora droga e di nuovo sesso e musica e punk e rock e blues, e di nuovo sesso e poi sesso, di nuovo droga.
“Che cosa vuoi dalla vita?” chiede Jamie Vine, nel letto dopo una scopata a Kip Stevens, leader del gruppo punk Nasty Bits: “Scopare, fare risse. Niente”. E scopare e fare risse non è solo l’unica ambizione dei cantati rock, ma anche di tutti gli uomini d’affari che ruotano intorno, dei vari agenti, avvocati e produttori discografici strafatti di cocaina, alcol, che invece di respirare fumano come ciminiere e passano il tempo libero a fare orge. È la fame a muovere gli uomini, quella pulsione primordiale e violenta che ci portiamo dentro biologicamente fin dalla nostra venuta sul mondo, perché siamo animali, spietati.
Cocaina, alcol, pasticche, mignotte, lusso, party, musica, musica, musica e pistole, batterie, risse, morti ammazzati, tradimenti, mazzette, finte strette di mano e pugnalate alla schiena. Tutto questo però ha un solo Dio: il Denaro. Denaro che si trasforma in una miriade di altri idoli: mercato, finanza e consumismo. È proprio il consumismo che ha invaso tutto, la musica, le relazioni, la famiglia. Non c’è spazio per i sentimenti, per i valori che non si posso toccare e quindi comprare. Tutto è ovattato dallo stordimento, dall’euforia e dal delirio.
Questo è il mondo di Richie Finestra (Bobby Cannavale), fondatore dell’etichetta American Century, che annovera tra i suoi talenti più importanti i Led Zeppelin. La società è in crisi nera e per risollevarsi deve necessariamente concludere la trattativa con dei tedeschi, che sono interessati soprattutto ai Led Zeppelin, infatti chiedono “Ma come fate a gestirli?”. Gestirli infatti è impossibile, soprattutto per colpa del loro agente drogatissimo e fuori di testa, che non vuole in nessun modo che i suoi assistiti finiscano in mano ai nazisti. Dopo un invito inaspettato proprio da parte dell’agente dei Led Zeppelin, Richie si precipita a casa sua sperando di poter almeno trattare, ma trova uno scenario assurdo: completamente fatto mentre suona la batteria, parte un delirio inarrestabile del proprietario di casa, che prima tira fuori una pistola, poi bacia in bocca Richie, il quale per difendersi lo prende a pugni insieme all’assistente dei Led Zeppelin e finiscono per ucciderlo. Completamente rovinato, Richie Finestra fugge prima a casa, dove si ubriaca, litiga con la moglie, spacca tutto ciò che trova con una chitarra appena regalatagli dai suoi amici per il compleanno, si rifugia in macchina in un sobborgo di New York dove si compra 6 grammi di cocaina e ricomincia così a pippare come se non ci fosse un domani. Segue poi una folla di ragazzi che corre a sentire un concerto: il gruppo ci dà dentro così forte che la folla impazzisce, i fans saltano, ballano, ridono e finisce che viene giù l’intero palazzo.
Richie si alza dalle macerie del palazzo, malconcio, fatto, sudato, sporco, cammina come un zombie, con in testa finalmente la soluzione alla sua azienda, alla sua carriera, alla sua vita: esagerare ancora di più, lanciare un gruppo punk, lanciare i Nasty Bits.