La serie Kosmischer Laufer è un connubio perfetto di quella che oggi viene definita Kosmische Musik.

Immaginate di essere in piena guerra fredda, precisamente a Berlino Est nel 1972, vivendo la vostra quotidianità a ridosso del celebre muro. Da un lato il sogno americano, con Nixon non ancora bruciato dallo scandalo Watergate ed in piena guerra del Vietnam; dall’altro la Repubblica Democratica Tedesca, legata a filo doppio con il Cremlino e chiusasi ad ogni infiltrazione da parte delle mode occidentali. La Berlino Est dei 70, in diretta concorrenza con il mercato occidentale, pullulava di marchi e prodotti autoctoni, molti dei quali scomparsi con il processo di riunificazione. Mentre i quartieri occidentali erano invasi da organi Hammond, bottiglie di Coca Cola e pacchi di sigarette americane, aldilà del muro si rispondeva con amplificatori Regent, riserve di Rotkäppchen e strumenti musicali targati Vermona o Weltmeister.

 

Kosmischer Laufer 2

Berlino Est negli anni 70

 

Il braccio di ferro aveva piena manifestazione nel taglio netto della città, spaccata tra il liberismo spinto degli alleati e l’austera disciplina professata dal governo comunista. Questa strana competizione aveva favorito un’accelerazione nello sviluppo tecnologico da ambo le parti, con NASA e cosmonauti pronti a contendersi la conquista della luna.

 

La competizione tra i due poli coinvolse ambiti che andavano ben oltre la sfera politica, sfruttando ogni evento di risonanza internazionale per dar prova della propria superiorità. Pensate a manifestazioni sportive come le Olimpiadi: quale occasione migliore per “mostrare i muscoli”?

 

In questo contesto si inserisce la figura del Dr. Martin R. Zeichnete, ingegnere del suono impiegato presso la DEFA, impresa cinematografica pubblica della Germania dell’Est. Del Dr. Zeichnete sappiamo poco, pochissimo, se non che nacque nel ´51 in un paese nei pressi di Dresda. Prima del 1971 non lascia traccia di sé, nessuna carriera accademica, fedina penale immacolata, nulla.

 

Una cosa però è certa: si dedicò da subito allo studio dei sintetizzatori, oggetto capace di stuzzicarlo sia dal lato artistico che scientifico. Il suo lavoro gli permise di seguire la programmazione notturna delle radio della Germania occidentale, entrando in contatto con quanto stava accadendo sulle sponde del Reno. Neu!, Kraftwerk, Cluster e Harmonia stavano attuando quella rivoluzione musicale che ben coniugava le ricerche accademiche con i paesaggi lisergici disegnati dalla psichedelia anglo-americana. Pattern ossessivi, suoni dilatati, ritmiche quadrate: era materiale che ben si prestava al progetto del Dr. Zeichnete.

 

Armato di uno dei primi Stereobelt, antesignano di tutti i walkman e iPod a venire, si accorse che questa musica, oltre ad essere perfetto accompagnamento per la sua corsa giornaliera, aveva effetti benefici sulla sua concentrazione e performance. Non ci volle molto per testarne gli effetti sugli atleti olimpionici.

 

In vista delle imminenti competizioni sportive, il comitato della nazionale olimpica della Germania Est gli commissionò la composizione di musica atta a migliorare le prestazioni fisiche degli atleti, prendendo a modello proprio quella musica nata al di là della cortina di ferro.

 

Kosmischer Laufer 3

Il comitato della nazionale olimpica della Germania Est commissionò la composizione di Kosmischer Laufer

 

Chiuso in uno studio della Berlino Est, il Dr. Zeichnete registrò i tre dischi presentati in questo articolo: musica composta per portare gli atleti della Germania Est ai vertici delle manifestazioni mondiali. La serie Kosmischer Laufer: The Secret Cosmic Music Of The East German Olympic Program 1972–83 (Vol I-II-III) è un connubio perfetto di quella che oggi viene definita Kosmische Musik (molto banalmente krautrock dagli anglofoni). C’è l’incedere ossessivo dei ritmi alla Klaus Dinger, il senso melodico di artisti quali Cluster e Michael Rother, infiltrazioni rock proprie di band quali Can e Amon Düül II, sonorità da Kraftwerk degli esordi (ad es. l’organo Farfisa su Ankunft im Stadion) e tracce di ambient (Unterwasser ne è un esempio).

 

Come è stato possibile per una persona sola, con poco accesso alla cultura occidentale e senza precedenti pubblicazioni, concepire un’opera che non solo è la summa perfetta di quanto accadeva in Germania, ma gettava le basi per quello che la “musica cosmica” sarebbe diventata di lì a breve?

 

La risposta è semplice e per molti versi deludente: il Dr. Zeichnete non è mai esistito. O almeno, se è esistito non è certo questo il suo nome. Buttare questa affermazione nel bel mezzo dell’articolo potrebbe suonare provocatorio, ma è proprio così che la maggior parte degli ascoltatori si è avvicinata al progetto: delusi in itinere e al contempo rassicurati dal fatto che i fasti dei 70 tedeschi non siano stati lasciati indietro dalle nuove generazioni. Dietro il progetto Kosmischer Laufer c’è Drew McFadyen della Unknown Capability Recordings, di base ad Edinburgo. Partendo con una campagna su kickstarter è riuscito a finanziare la stampa di questi fantomatici “reperti” che, secondo le sue parole, gli sono pervenuti durante un tour europeo.

 

 

Come in un bizzaro trompe l’oeil, traslato in suoni e frequenze, la produzione dei tre dischi sfiora la perfezione nel ricreare le atmosfere tipiche di una certa scena musicale. Che poi tanto scena non è, data la varietà di stili ed influenze a cui i gruppi tedeschi attingevano.

 

Difficile non farsi trasportare dai rimandi ai Kraftwerk, i “robot” di Colonia che tra i primi portarono le sperimentazioni accademiche verso un pubblico più vasto. Che dire del “motorik” beat che tanto caro fu a Cluster e Neu? Oppure delle derive cosmiche che a tratti ammiccano a Amon Düül II e Ash Ra Tempel? Il gioco delle citazioni non rimane però fine a se stesso. I tre volumi (il terzo in particolare) potrebbero benissimo essere messi a fianco dei più noti capolavori dell’epoca.

 

Negli ultimi anni il “krautrock” è stato sdoganato anche grazie al lavoro di grandi nomi. Uno per tutti Geoff Barrow, che tra un tour dei Portishead e varie composizioni per film ha trovato il tempo di realizzare due album con i BEAK>, consigliati vivamente nal caso vi siate appassionati al filone. In maniera analoga, ma con diversa risonanza, i Soulwax registrarono nel 2007 sei tracce di forte impronta kraut a nome DIE VERBOTEN, rese pubbliche per la prima volta solo nel 2015. Anche questo un lavoro consigliatissimo per i fan del genere.

 

 

Per capire meglio la genesi di Kosmischer Laufer lasciamo pure spazio a Drew, che ci ha concesso una mini intervista sullo sviluppo e il futuro di questo progetto. Spetta a voi ora leggere la storia dietro questi tre dischi e delineare una linea tra realtà e illusione.

 

Cosa ti ha portato verso l’idea di Kosmischer Laufer e come è iniziato il tutto?

Ero in tour con Yann Tiersen e ci trovavamo a Berlino. Mi sono ritrovato a colloquiare di sintetizzatori con un signore allo stand e mi ha detto che faceva musica per atleti negli anni 70. Gli ho detto che mi interessava ascoltare il materiale e gli ho dato il mio indirizzo, per poi dimenticarmi completamente della cosa. Tornato a casa, un mese dopo, ho trovato un pacco con delle casette che mi aspettava. Rispolverato il mangianastri ho dato un ascolto ed ero entusiasmato da quello che stavo ascoltando. Sono tornato in contatto con questo signore: quando mi ha detto che il tutto era stato prodotto durante gli anni della DDR e da allora rimasto inedito l’ho letteralmente pregato di lasciarmi pubblicare il materiale. Ci sono voluti mesi di persuasione per convincerlo, con la condizione che avessi tenuto nascosto il suo vero nome – così nacque Martin Zeichnete (ndr. Zeichnete è il tedesco per “Drew”). Ho avuto a che fare con l’ingegnere amico di Martin, che possedeva il materiale e lo aveva portato in digitale a inizio anni 90, e alla fine ho avuto la possibilità di missare quello che poi è diventato Kosmischer Laufer Vol 1.

 

Kosmischer Laufer 1

Le cassette di Kosmischer Laufer Vol.1

 

Quale responso hai ricevuto dalla promozione del progetto?

C’è stato un enorme supporto per il progetto, in particolare dai fan che hanno fatto partire il kickstarter per la stampa del primo volume in vinile, da lì il tutto si è ingrandito. 6 Music e BBC Radio 3 nel Regno Unito e le radio nei college degli Stati Uniti hanno giocato un ruolo nella diffusione di questa musica. Non avrei mai potuto immaginare che saremmo arrivati a tre uscite (finora) e veder Yann Tiersen suonare live la musica di Martin. È stato fantastico!

 

Cosa hai in mente dopo questa esperienza?

Non abbiamo ancora finito con Martin… ESCLUSIVA – ci sarà un EP dei live ìn uscita quest’anno e sto già selezionando le tracce per il quarto volume…

 

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