"Se non ti alleni con la boxe un altro si allenerà al posto tuo, pronto per darti un calcio in culo!" (Diana, Girlfight)

 

4) The Fighter – David O. Russel (2010)

 

Lowell. Cittadina di provincia del Massachusetts. Dickie Eklund e Micky Ward sono due fratellastri pugili. Dickie (un Christian Bale spaventoso) è la leggenda di Lowell perché nel 1978 riuscì a buttare giù Sugar Ray Leonard. Subito dopo però è caduto nella dipendenza da crack perdendo sempre più lucidità, ma continuando ad allenare il fratello minore.

La madre despota, pretende di essere il manager di Micky (Mark Wahlberg), nonostante combini incontri che mandano il figlio al macello.

È la storia vera di due pugili e di una famiglia cattolica irlandese di Lowell. Una famiglia disfunzionale, che, però, nel momento decisivo si ricompatta per sostenere Micky nell’incontro più importante della sua vita. È anche un film sulla fratellanza, e sulla dipendenza da crack che negli anni ’90 ha devastato l’America. La boxe diventa quindi il pendolo che oscilla tra il sociale e l’interpersonale, regalandoci emozioni da veri fighters.

 

film sulla boxe (5)

Christian Bale e Mark Wahlberg

 

 

3) Lassù qualcuno mi ama – Robert Wise (1956)

 

Siamo nell’East Side di New York. L’italoamericano Rocco Barbella (Paul Newman) vive una giovinezza amara, sempre sballottato da un riformatorio all’altro. Ladro, attaccabrighe e tendente ad attacchi di collera. Costretto ad arruolarsi nell’esercito, non sopporta la rigida disciplina militare e, dopo aver percosso un ufficiale, fugge dal campo. Inizia a fare qualche incontro di boxe per raggranellare qualche soldo. Ha doti rare, per questo attira l’attenzione su di sé e inevitabilmente viene condannato ad un anno di carcere per diserzione. In cella si allena con vigore perché ha capito che la boxe potrebbe essere il mezzo per poter tirare avanti e mettere a posto la propria vita.

Uscito dal carcere assume il nome di Rocky Graziano, conosce la bella Norma che funge da metronomo e inizia ad affermarsi nella boxe.

Nel 1947, dopo tanta fatica, si laurea campione del mondo battendo Tony Zale.

Newman concentra l’attenzione dello spettatore sulla sua fisicità, sulla sua performance da Actor’s Studio, ricostruendo tutte le movenze del pugile dal destro assassino.

La trama è un po’ romanzata, ma poco importa, Robert Wise ci consegna un film potente, una storia bellissima piena di colpi di scena, un personaggio indimenticabile che si muove sul ring come una bestia feroce, grazie a tagli di montaggio eccelsi che rendono gli incontri veri e propri thriller da KO.

 

film sulla boxe (3)

Paul Newman in Lassù qualcuno mi ama

 

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