Ci siamo fatti un bel viaggio in Vietnam e vi sveliamo alcuni segreti di una cultura sempre affascinante.
3) “Bikes of Burden”
I ciclomotori sono di gran lunga il mezzo di trasporto più gettonato in tutto il paese. Lo scooter è uno status symbol, la dimostrazione più evidente dell’appartenenza all’ascendente classe media, ed ogni famiglia ne possiede almeno uno. Una scelta motivata dall’elevatissimo prezzo dei veicoli a quattro ruote di origine straniera, tassati selvaggiamente al punto da duplicarne o triplicarne il prezzo finale per via dei diritti doganali, la Special Sales Tax e l’imposta sul valore aggiunto. Considerato che una produzione locale praticamente non esiste, le automobili sono catalogate alla stregua degli articoli di lusso. Facendo di necessità virtù, il popolo vietnamita ha allora mostrato al mondo che due sole ruote sono abbastanza per trasportare di tutto, che si tratti di persone oppure mercanzie.
In Vietnam due ruote sono abbastanza per trasportare di tutto!
D’altronde, “l’arte di sfruttare appieno le due ruote” custodita da questo popolo ha già fatto la differenza in passato. Basti pensare alla disfatta francese di Den Bien Phu, quando lo stato maggiore transalpino non seppe prevedere un attacco di artiglieria trasportata repentinamente “a dorso” di semplici biciclette.
4) Disillusione socialista
Senza tanti giri di parole, i giovani vietnamiti parlano schiettamente dei crimini dell’establishment, primo su tutti la corruzione di stato. 112° paese al mondo su una scala crescente della corruzione percepita, il Vietnam ha molta strada da fare secondo il censimento di Transparency International. Questo flagello allontana i giovani dalla vita politica, convinti che tutta la struttura non serva che a perpetuare i privilegi dell’élite, e alimenta la diffidenza nei confronti di un sistema visibilmente non democratico. Per il momento le recriminazioni sulla forma di governo sembrano assenti oppure abilmente soffocate, il PIL cresce considerevolmente da anni e tutti sognano una porzione di questa ricchezza. Tuttavia, esistono buone possibilità che la questione della legittimità sia dissotterrata qualora l’economia dovesse rallentare sensibilmente.
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