Ecco i 5 film pronti a raccogliere l'eredità dei classici del passato.
3) The Homesman – Tommy Lee Jones
Il western al femminile. Ouverture classica e finale crepuscolare. In mezzo scorre un western dai tratti atipici, compassato e intimistico, dove la presenza del nemico esterno è solo abbozzata – appena accennata la presenza degli indiani, del tutto marginali rispetto al canovaccio principale – e i veri tormenti sono quelli interiori. Un western di figure marginali, di antieroi e di tematiche scomode (la pazzia). Nebraska. 1854. Mary Bee Cuddy, zitella autoritaria interpretata da una impeccabile Hilary Swank si offre per accompagnare tre donne malate di mente oltre il fiume Missouri, in Iowa, loro Stato natale, attraverso i territori deserti del (mid)west – ma in quegli anni decisamente far – accompagnata dal vagabondo George Briggs (interpretato dallo stesso Tommy Lee Jones) appena scampato alla forca. Nel selvaggio e minaccioso West, l’incontro tra due solitudini e la (im)possibilità di riscattare la sconfitta. Eppure il West è ancora lì, incerto e pericoloso, ma orizzonte per un nuovo inizio. Il mito della frontiera è, allo stesso tempo, fonte di opportunità – “We’re going West, nothing can stop us” urla Briggs intento ad attraversare il Missouri a bordo di una chiatta – e focolare di follia. Perché il West, duro sporco e spietato, non è decisamente un paese per donne.
Hilary Swank è la protagonista di The Homesman
2) Appaloosa – Ed Harris
Appaloosa è una razza di cavallo nativo del Nord America, particolare per il suo manto leopardato a macchie. Appaloosa è anche una cittadina del New Mexico dove Ed Harris ambienta l’adattamento cinematografico del romanzo di Robert Parker. Appaloosa è un western di espliciti rimandi classici, distante per filosofia dal filone ‘crepuscolare’ che molto successo ebbe negli ultimi decenni del secolo scorso (Gli Spietati di Clint Eastwood, per citarne uno) eppure accomunabile a questo per l’alone nostalgico che attraversa il film.
Le figure eroiche di Virgil Cole (lo stesso Ed Harris) e Everett Hitch (Viggo Mortensen) si muovono all’interno di una società alla ricerca di un ordine sociale e politico che sappia coniugare pace e prosperità. Siamo nel pieno dell’espansione a Ovest e del pionierismo, all’epoca degli uomini ‘tutti d’un pezzo’, figure eroiche senza macchia e senza paura, testimoni di una Storia che non ha tardato a compiersi. La struttura classica si riflette anche nei rapporti tra i personaggi: lui (Virgil Cole), lei (una splendida Renée Zellweger, moderna Grace Kelly), il ‘cattivo’ (Jeremy Irons). Il finale, malinconico, ospita il regolamento dei conti e fornisce il pretesto per un nuovo inizio. Il domani, ancora una volta, è cavalcando verso Ovest.
Il domani, ancora una volta, è cavalcando verso Ovest
1) The Hateful Eight – Quentin Tarantino
Ripercorrendo la filmografia di Quentin Tarantino appare evidente come il regista statunitense abbia spesso pescato a piene mani dal genere western. Dal filone classico a stelle e strisce, allo ‘spaghetti western’. The Hateful Eight è il perfetto western da camera, debitore evidente del western più classico. Mandata a memoria la lezione del maestro John Ford (la caratterizzazione psicologica dei protagonisti riporta alla memoria il capolavoro fordiano Ombre Rosse), Tarantino confeziona il suo western personale che non potrebbe che essere colto, citazionista, pulp e – secondo un orientamento più recente, inaugurato con gli ultimi film – politico. Dopo un’ouverture ambientata nell’immenso paesaggio innevato del Wyoming, dove la splendida colonna sonora di Ennio Morricone introduce la diligenza che da il là alle vicende, Tarantino chiude letteralmente i propri personaggi nello spazio angusto di un emporio, teatro di deflagrazione di una violenza che è madre putativa degli Stati Uniti d’America. Stati uniti con la forza; nati e fortificati col sangue. Lo stesso sangue che scorre copioso nel capolavoro tarantiniano, che riunisce sotto lo stesso tetto guerra civile e questione razziale: due facce della stessa medaglia.
The Hateful Eight il western secondo Tarantino
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