Dopo aver analizzato i capolavori dispersi nelle pieghe del tempo degli anni 90 siamo pronti a passare agli anni 80!

 

6- Double Nickels On The Dime (1984) Minutemen

Probabilmente, il 90% dei gruppi esistenti (ed esistiti) dovrebbe invidiare maledettamente questo album. Perché? Perché Double Nickels On The Dime è l’album definitivo. Una immensa enciclopedia musicale, dove ogni genere viene toccato e rivoluzionato. Punk, hard-rock, funk, blues, country, hardcore, psichedelia. Tutto questo viene sputato fuori con energia dai Minutemen, in un album in cui le canzoni non superano mai i 2 minuti (in piena etica hardcore). Un piccolo grande collage musicale americano , una lezione di stile che una volta ascoltata non si dimentica più.

 

5- Beat Happening (1985) Beat Happening

Dio benedica Calvin Johnson, Heather Lewis e Bret Lunsford, ovvero i Beat Happening. Insomma, essere tra i padri fondatori di un genere non è cosa da tutti. Eppure loro, tre ragazzi totalmente incapaci di suonare, nei lontani 80’s inventarono il lo-fi (dividendosi il merito con Daniel Johnston e gli Half Japanese). Un genere semplice e geniale, come il loro debutto. Infantile, ingenuo, malinconico, Beat Happening è il seme che germogliando ha influenzato gran parte dell’indie nata successivamente, facendone un’opera fondamentale, imprescindibile. Un vero e proprio affronto alla tecnica. È il divertimento nel fare musica che conta, niente altro. Ed è proprio qui che sta il genio dei Beat Happening. Grazie a questa idea la musica si riappropria del primitivismo che gli è tanto necessario trovando nuovamente la sua essenza ed essenzialità. Per questo dobbiamo ringraziare Calvin (che si confermerà anche negli album successivi come uno dei massimi musicwriter) e i suoi amici sgangherati. Per averci fatto riscoprire la semplicità dell’arte. E non è cosa da poco.

 

 

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