Oggi con Digital Love vi presentiamo la piacevole sorpresa Mndsgn e Tycho che finalmente suona carico di emozioni.

 Mndsgn – Body Wash (Stone Throw Records)

 

Cosa c’è di meglio di una bella giornata di merda per chiudersi in casa e ascoltare le nuove uscite? Freddo, pioggia e vento sono l’ideale per barricarsi tra le 4 mura, accendere l’impianto e lasciarsi trasportare dalla musica. Tantissima la roba interessante data alle stampe in questo mese; impossibile non citare il grande ritorno di Nicolas Jaar con Sirens, uno che ogni volta pubblica qualcosa di nuovo da l’impressione di bloccare quel gran calderone del mercato elettronico per qualche giorno, ma anche la malinconica Banks,  il nuovo album hip hop di uno dei migliori rapper del momento Danny Brown e la “folktronica” dei Bon Iver. Tutta roba bella senza ombra di dubbio. E sicuramente ho dimenticato qualcuno. Ma non ha importanza perché io nell’ultimo mese ho in ripetizione un solo album: Body Wash di Mndsgn.

 

 

 

Un’ artista che fino a un mese fa non sapevo neanche chi fosse. Il fatto di non averlo mai sentito nominare prima e di essermi ritrovato ad ascoltare un disco così bello mi ha fatto sentire leggermente in imbarazzo nei suoi confronti. La stessa sensazione che abbiamo provato tutti almeno una volta nella vita quando incontriamo una persona a giro e non ci ricordiamo assolutamente il suo nome o chi diavolo sia, mentre  ti snocciola particolari della tua vita come se non la vedessimo da un giorno. Poi però ho fatto un paio di ricerche e ho scoperto che il ragazzo è di Los Angeles, si chiama Ringgo (vi giuro con due “g”) Ancheta e ha all’attivo un paio di album e una decina tra Ep’s e collaborazioni varie. Ah, ho anche scoperto che Mndsgn sta per “mind design” e non per “mind sign” come pensavo io.

Ma in fondo queste sono solo curiosità che non ci interessano, quel che conta è che il nuovo album di Mndsng gira che è un piacere. Body Wash, è uscito su Stones Throw Records (J Dilla, Madlib, Dam Funk giusto per citarne un paio che sono passati di qua) e a quanto pare racconta la storia di un tizio che si è perso ed è senza casa, fino a quando non trova una donna misteriosa che decide di aiutarlo.

Il risultato è un lungo viaggio di 16 tracce, un funk caldissimo e a tratti avvolgente, con bassline lunghe che si vanno ad adagiare su tappeti di synth che stanno lì, sempre presenti, come ad indicare la rotta.

Per la realizzazione del disco Ringgo ha fatto un massiccio uso di sampling, pescando a piene mani dal catalogo Solar Records e prendendo ispirazione e suoni da Kashim Saleef, pioniere dell’urban music purtroppo defunto da pochi giorni.

 

 

 

 Mentre vi ascoltate il suo album lui assicura di essere già al lavoro per far uscire nuovo materiale, io invece continuo ad aggiornare la sua pagina in attesa del tour che lo porterà finalmente dalle nostre parti…

 

 

BONUS TRACK: Tycho – Epoch (Ghostly International)

 

Ammetto di non essere mai stato un grande fan di Tycho. Il suo suono sempre così pulito, le sue melodie ordinate, la sua perfezione stilistica mi avevano sempre lasciato interdetto. Sarà che come ha affermato lui stesso Epoch è il punto di arrivo di un viaggio iniziato molti anni fa, però quest’ultimo album uscito su Ghostly International a me piace. Forse perché insieme alla solita attenzione ai dettagli il producer di San Francisco stavolta ha inserito nei suoi pezzi un carico di emozioni che rendono l’album maledettamente più vivo. Il mio consiglio è di mettervi le migliori cuffie che avete (e se non avete cuffie buone rinunciateci da subito), schiacciare play e perdervi nel labirinto sonoro di Tycho. Io sto ancora cercando l’uscita.

 

 

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