Festeggiare la donna a colpi di mimose e frasi fatte vi ha stufato? Bene, allora ecco in vostro soccorso la nostra lista di canzoni che omaggiano il gentil sesso. In chiave Rock naturalmente.

Diciamocelo subito, forte e chiaro: la retorica che gira attorno alla festa della donna ai nostri giorni è stucchevole (anche perché l’8 Marzo non è quello che ci hanno raccontato), ma necessaria. E lo pensiamo senza nasconderci dietro la solita manfrina della donna che va festeggiata tutti i giorni dell’anno, e non solo l’8 Marzo. La donna può essere amata (e può amare), rispettata (e può rispettare), desiderata (e può desiderare) tutto l’anno. Ma no, festeggiata no. Non sarebbe tecnicamente possibile, siamo realisti. Per questo servono le celebrazioni: a sancire un momento, ad informarci, a ricordare delle conquiste, a farci riflettere sul nostro passato. Ma senza mimose, possibilmente.
Ecco perché, per celebrare l’8 Marzo, abbiamo scelto dieci canzoni dedicate alla donna in alcune delle sue infinite sfaccettature, tutte sorelle di un comune denominatore: la donna è vita, prima di tutto.

 

 

La donna è mamma: The Beatles – Julia

 

Lennon ebbe un rapporto conflittuale con i genitori, tanto che fu la zia Mimi a crescerlo e dargli un tetto. Ma quando la mamma Julia morì investita da un auto, John, allora diciassettene, iniziò a riflettere su come non ci sia niente di più forte dell’amore materno. Anche perché proprio in quegli anni i due si stavano riavvicinando, tanto che poi John chiamerà il suo primo figlio Julian. Il pezzo, ultimo ad essere registrato tra quelli del ‘White Album’, è l’unico dell’intero catalogo Beatles ad esser stato realizzato interamente da Lennon. Ah, nel testo c’è anche un riferimento a Yoko Ono: “ocean child” è infatti la traduzione inglese del suo nome.

 

 

La donna è amica: Lucio Battisti – Una donna per amico

 

Canto del cigno della collaborazione Battisti-Mogol, ‘Una donna per amico’ è anche il titolo del disco (dalla copertina didascalica ma tremendamente d’impatto) che contiene questo gioiellino pop che flirta con la disco-music. Ma è il testo di Mogol, che è dedicato ad un’amica di nome Adriana, a regalarlo all’immortalità. Inutile commentarlo, leggerlo è abbastanza, fin dall’incipit.

 

 

 

 

La donna è nonna: Bill Withers – Grandma’s Hands

 

Il cantautore soul americano ha dedicato un brano alla nonna materna, figura di riferimento durante l’infanzia. Protagoniste sono le mani della donna, quelle mani che porgevano una caramella al piccolo Bill, quelle che lo tiravano su quando cadeva, quelle mani che venivano battute per accompagnare i canti in chiesa, trascinando la gente a unirsi al coro. Bill riesce a descrivere quel legame unico che si può avere soltanto con la propria nonna (cibo incluso).

Dolcissimo.

 

 

 

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