Ecco la nostra classifica dei migliori film del 2016.

Quest’anno, stilare il best of cinematografico si è rivelata impresa più ardua del solito, considerando la mole notevole di prodotti di alta qualità succedutisi nel corso di questi dodici mesi sui maxi schermi del Belpaese. Il risultato è una classifica eterogenea per stili, generi, contenuti. Otto diversi Paesi di produzione, a farla da padroni, manco a dirlo, gli Stati Uniti con tre film. Ovviamente, qualcuno è rimasto fuori. Tra questi, il ritorno di Almodovar al cinema che l’ha consacrato (Julieta), il melodramma di Todd Haynes Carol, l’ultima fatica dei fratelli Coen Ave Cesare!

Tra le assenze anche quella, eclatante, di film italiani – alcuni sono stati presi in considerazione, La pazza gioia e Veloce come il vento su tutti, ma siamo convinti che nessuno davvero meritasse una menzione (l’anno scorso ne inserimmo addirittura tre) – e film d’animazione (manca quest’anno un Inside out).

Ecco quindi i nostri 10 film indimenticabili dell’anno che sta per chiudersi, con la speranza che il 2017 ci regali un altro anno pieno di grande cinema.

 

10)  It Follows – David Robert Mitchell

L’opera seconda di David Robert Mitchell, It Follows – presentata a Toronto due anni fa – si affida al genere horror per compiere un’interessante riflessione sulle problematiche di un’età – quella del passaggio dalla prima adolescenza alla giovinezza – complessa e per certi versi misteriosa. It Follows non dimentica però mai quello che rappresenta lo scopo principale, ovvero generare terrore; e lo fa affidandosi prevalentemente al fuori campo, a ciò che è solo sentito, percepito, conscio del fatto che ciò che non si vede è forse più spaventoso.

Nell’ottica messa a fuoco da Mitchell, il nemico è un’ossessione che perseguita senza soluzione di continuità, che scava un solco profondo nelle difese già fragili, e non importa quanto lontano puoi scappare, perché prima o poi ti raggiungerà, perché in fondo quel nemico, quelle paure sono intorno e dentro di te.

It Follows non è soltanto un esempio riuscitissimo di film horror, che pesca a piene mani dal campionario del genere, ma anche un ulteriore e decisivo passo in avanti nel percorso che negli ultimi anni ha portato il genere in questione ad acquisire piena valenza autoriale. È l’ennesimo esempio dell’inconsistenza di quelle classificazioni che vorrebbero l’horror come un genere di serie inferiore. Inquietante.

 

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9) Il cittadino illustre – Mariano Cohn e Gastón Duprat

Mariano Cohn e Gastón Duprat, made in Argentina, realizzano una delle pellicole più ingegnose dell’anno: Il cittadino illustre. Un film che racconta con sottile cinismo e una punta di malinconia il ritorno di Daniel Mantovani, Nobel per la letteratura trasferitosi a Barcellona, nel suo paesino natale in Argentina, Salas. Questo episodio sarà determinante non solo a livello emozionale per lo scrittore, ma anche e soprattutto in termini di creatività. Infatti, Daniel inizierà a scontrarsi con ciò che aveva lasciato e cercherà di superare dentro di sé il limite sottile tra la finzione artistica e la realtà. Ciò che aiuta lo spettatore nella riflessione del protagonista è la struttura narrativa del film che non solo riprende quella di un romanzo suddiviso in capitoli (è quindi forte il rimando alla letteratura) ma che si sviluppa anche in due livelli distinti: da un lato la storia-ricordo di uno scrittore che racconta l’esperienza del ritorno, e dall’altro la sottile critica sociale e ironica nei confronti dell’ignoranza, non propriamente come mancanza di cultura, ma essenzialmente come difficoltà ad aprirsi a nuove possibilità. Intelligente.

 

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8) Lo and Behold – Werner Herzog

Leonard Kleinrock, professore di informatica all’UCLA di Los Angeles, ci guida alla scoperta della stanza 3420, il luogo a cui si fa risalire la nascita della rete.

Così si apre Lo and Behold, proiettandoci dove tutto ebbe inizio.

Un viaggio in un mondo indefinito, intangibile e digitale, quello di internet, che affascina e spaventa allo stesso tempo. Come un chirurgo, Herzog, viviseziona il materiale di cui è a disposizione, tempesta di domande gli addetti ai lavori: da Elon Musk, creatore visionario di SpaceX a Kevin Mitnick, uno dei più abili hacker al mondo. Documentarista navigato, Herzog si muove tra luci e ombre, esplorando zone di confine in cui pullulano numerose domande tra le quali una spicca sopra le altre: quale sarà il futuro della rete? Solo il tempo potrà darci delle risposte. Chiaroscuro.

 

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