Se non avete ancora visto questi bellissimi film correte al videonoleggio più vicino.
5) Non essere cattivo – Claudio Caligari
Non essere cattivo non è solo uno dei migliori film del 2015. Il film di Caligari è, a nostro giudizio, uno dei migliori lavori cinematografici italiani dell’ultimo decennio.
Prodotto da Valerio Mastandrea e nostro ambasciatore agli Oscar 2016, Non essere cattivo ci catapulta in una Roma anni Novanta popolata da emarginati sociali relegati nella futilità delle loro esistenze. Tra questi ci sono Cesare e Vittorio, due giovani sbandati legati da una grande amicizia, entrambi alle prese con le difficoltà della vita.
Immagini lucide, recitazione incisiva, fluido vitale che sgorga prepotentemente attraverso lo schermo. Potente.
Non essere cattivo – Claudio Caligari
4) Il racconto dei racconti – Matteo Garrone
Tre fiabe. Una regina che non riesce a ridere perché non può avere figli. Due anziane sorelle che attirano le attenzioni di un re lascivo (Vincent Cassel) grazie alla loro voce giovanile. Un sovrano sempliciotto, sicuro che nessuno sia in grado di risolvere il quesito da lui ideato mette in palio la mano della figlia senza pensarci troppo. Il racconto dei racconti è un film sul gioco, ma anche sul trasformismo della carne, che spesso diventa macerazione, scorticamento necessario per far parte di questo mondo, per calare la maschera. Garrone mette in scena un carnevale umano spaventoso e fantastico, un valzer degli addii che sembra ripetersi all’infinito. Sbrana il fantasy in un sol boccone, lo digerisce e lo risputa intriso di materia garroniana. Trasformista.
Il racconto dei racconti – Matteo Garrone
3) Inside Out – Pete Docter e Ronnie del Carmen
Non poteva certo mancare tra i migliori dell’anno, il film d’animazione targato Disney-Pixar; e si tratta senz’altro di uno dei migliori degli ultimi anni, degno di essere accostato a capolavori del calibro di Wall-E, Ratatouille e UP. Brillante l’idea di dare corpo e voce alle principali emozioni (Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura, Disgusto) che indirizzano l’esistenza di ciascun essere umano. Azzeccatissima anche la scelta di esplorare l’universo emozionale di una ragazzina nel difficile periodo che segna il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Autentico, esilarante, commovente. Una gioia per gli occhi e per il cuore. Geniale.
Inside Out – Disney-Pixar
2) Birdman – Alejandro González Iñárritu
Riggan Thomson (uno strepitoso Michael Keaton) è una star del cinema che ha raggiunto un successo spaventoso interpretando il ruolo di Birdman, un supereroe vestito da uccello.
Riggan viene risucchiato dal proprio personaggio, non riuscendo più ad essere se stesso. È intrappolato dentro un vortice di scelte sbagliate, insicurezze, e la paura di non contare niente, di non essere più sotto i riflettori della grande industria cinematografica.
Birdman rappresenta a pieno la cultura americana parlando di Hollywood, supereroi, social network, New York, jazz e Broadway. Dopo la rottura con il fidato sceneggiatore Guillermo Arriaga, Iñárritu ha dato vita a Biutiful, zoppicante melodramma che ci aveva fatto storcere il naso, ma con Birdman ha dimostrato di essersi ripreso lo scettro, e, anzi, di aver confezionato il suo miglior film. Convincente.
1) Vizio di forma – Paul Thomas Anderson
California. Gordita Beach. Inizio anni Settanta.
Doc Sportello (un camaleontico Joaquin Phoenix), investigatore privato a tempo perso con un debole per le droghe, viene contattato dalla sua ex fiamma Shasta. Gli chiede di proteggere Mickey Wolfmann, il suo nuovo amante, un importante costruttore miliardario in pericolo di vita.
Doc accetta. Come dire di no al suo (vecchio) amore? Da qui in poi Doc sarà una vittima degli eventi, un agnello sacrificale che si oppone fortemente al passaggio traumatico tra un’epoca e un’altra. Vizio di forma è un film fatto di partenze senza arrivi e arrivi senza partenze.
Paul Thomas Anderson riesce a interpretare magistralmente la materia oscura pynchoniana portandola alla luce, trasformando i sogni di ogni lettore in realtà. Capolavoro.
Vizio di forma – Paul Thomas Anderson
Se non siete stanchi e avete ancora voglia di classifiche leggetevi i 5 film d’autore più deludenti degli ultimi anni.
