Ovvero: sette capolavori del cinema a stelle e strisce defraudati dei premi Oscar.
5) 2006: Crash – I Segreti di Brokeback Mountain
Torniamo agli anni Duemila per un altro incredibile abbaglio a stelle e strisce. Come sia possibile che il mediocre e pretenzioso film di Paul Haggis, grande sceneggiatore (Eastwood ne sa qualcosa) ma debole regista – guardare per credere i suoi lavori successivi – abbia potuto avere la meglio sulla struggente storia d’amore ambientata tra le splendide montagne del Wyoming firmata da Ang Lee resta ad oggi un mistero. O forse no. In effetti razzismo e storie a incastro sono sempre piaciute oltreoceano, figurarsi quando i due ingredienti si mescolano in un unico – insipido – piatto.
Ang Lee si consolerà con il Leone d’Oro veneziano.
4) 1983: Gandhi – Blade Runner
In questo caso, l’ostracismo è doppio. Infatti Blade Runner, capolavoro visionario di Ridley Scott (ad oggi, il suo miglior film) nemmeno fu inserito nella cinquina che si contese il Miglior Film. E figurarsi. Missing di Costa-Gavras e Tootsie di Sydney Pollack certo non potevano mancare. Scott è invece uno degli illustri iscritti all’albo degli ignorati dall’Academy; quattro candidature, zero vittorie. Sul film di Attenborough, poco da dire. Bello e un po’ pesante. Comunque non regge il confronto. Per fortuna, il tempo è galantuomo.
3) 1981: Gente Comune – Toro Scatenato
Il podio si apre con l’autore (Martin Scorsese) che più di ogni altro si è visto negare ostinatamente un premio che solo nel 2007 gli è stato generosamente concesso – sarcasticamente s’intende – per The Departed.
L’incredibile bellezza e complessità di un film cardine della storia del cinema moderno, avrebbe probabilmente dovuto vincere a prescindere dagli altri film in concorso, ma ancor più incredibile è che abbia dovuto piegarsi alla disarmante mediocrità dell’operetta di Robert Redford, che gli scipperà anche la statuetta per la Miglior Regia (sigh!).
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