“E due. Come parla! Come parla! Le parole sono importanti. Come parlaaaaaaaaaa!”.

È un dato di fatto: Nanni Moretti è antipatico. La sua antipatia è però un qualcosa di eccezionale, di sorprendentemente divertente, di brillante. Moretti è un odioso simpaticone. È un puntiglioso precisino amante della satira.
Molti non lo sopportano, lo reputano un pomposo ometto che gioca a fare il professorino.
Ma Nanni Moretti è molto di più. È una personalità geniale, controversa, saccente, petulante, capace di concentrare in un’unica frase l’essenza – l’essenziale – di una particolare situazione (sociale, politica, culturale, meramente intellettuale), di un determinato pensiero articolato (dotato delle tre fasi necessarie, introduzione-svolgimento-conclusione), di una specifica condizione.
Molte sue frasi, fuoriuscite dalle bocche dei personaggi da lui creati, sono ormai non solamente citazioni, frasi celebri. Sono dei veri e propri pensieri di vita contemporanea, da utilizzare nelle più svariate occasioni. Tutti noi conosciamo bene il potere de’ “Le parole sono importanti!”, o del “Continuiamo così, facciamoci del male”.
Nei suoi film Nanni Moretti ci presenta personaggi indimenticabili (spesso suoi alter ego); attraverso i loro occhi possiamo vedere la società che ci circonda, le persone che la popolano. Il tutto filtrato ovviamente da quella che è ormai degna di tale nome – la poetica morettiana.
Una società infame, spesso alla deriva (morale, etica, sociale, politica, religiosa), popolata da soggetti al limite della stravaganza, dominati da un’unica costante, dall’unica certezza in un abisso di caos: l’individualismo estremo ed estremizzante che paralizza i poveri personaggi intrappolati dell’immaginario di Moretti.

 

Per avvicinarci  ancora di un passo verso questo grande protagonista del cinema italiano abbiamo scelto cinque film di Moretti, i nostri preferiti.

 

5) Habemus Papam (2011)

Il Papa è morto. Si sta perciò tenendo il Conclave, con lo scopo di eleggerne uno nuovo. Tra i cardinali presenti, c’è chi scommette, c’è il più quotato, ci sono sorrisi e svago.
Ad essere eletto sarà però un insospettato candidato, il cardinale Melville (Michel Piccoli).
Ma c’è un problema. L’uomo non sembra sentirsela. Un attimo prima di rivelarsi al popolo cristiano come neo pontefice, il cardinale fugge e si chiude dentro una stanza. Si rifiuta di uscire, umilmente si scusa con tutti i cardinali, ma con chiarezza spiega loro di non poter essere il nuovo Papa.
A San Pietro scoppia quindi il panico. Mentre la sempre più confusa folla cristiana viene tenuta all’oscuro del fatto, i cardinali escogitano vari metodi per far cambiare idea a Melville. Viene chiamato uno psicanalista, il dottor Brezzi (Nanni Moretti), al quale viene chiesto di aiutare il nuovo Papa ad assumersi le sue responsabilità.
Durante un’uscita da San Pietro, il cardinale Melville, approfittando del momento buono, fugge e scompare tra le vie di Roma.
Mentre il panico assale i cardinali, il nuovo Papa vive la sua vita come un uomo comune, e sorride.
Habemus Papam non tratta di religione. Il film di Nanni Moretti è incentrato essenzialmente sulla natura di un uomo che, davanti ad una grandissima responsabilità, sceglie di tirarsi indietro con umiltà e coscienza.

i 5 migliori film di Nanni Moretti (3)

Michel Piccoli in Habemus Papam

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